Africa
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Windhoek, Waterberg, Hoba, Tsumeb Etosha, Khorixas, Terrace Bay Swakopmund Walvis Bay, Swartfontein, Sesriem, Fish River Lüderitz, Kolmannskop, Kalahari, Windhoek

22 giorni e 6.000 chilometri
sulle strade della Namibia

di Francesca Zannoni e Roberto Barat

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1° giorno: Windhoek
Arriviamo all'aeroporto internazionale di Windhoek e ritiriamo una macchina presso una delle agenzie di noleggio. Tenete presente che, pur essendo uno scalo internazionale, l'aeroporto è molto piccolo e raramente arrivano più aerei contemporaneamente; non avrete perciò il problema dell'attesa dei bagagli! In aeroporto c'è un barettino dove è possibile attendere la consegna dell'auto studiando le modalità dell'itinerario e bevendosi un "buon caffè namibiano". La città si trova a meno di un'ora di strada, asfaltata, molto poco frequentata e con un panorama niente male. Belli i cartelli stradali. Una foto al... Pericolo: facoceri, vale una sosta. Ricordatevi che la guida è a sinistra! A Windhoek si può alloggiare all'Hotel Pension Moni in 7 Rieks van der Walt Strasse (telefono 061/228350). E' possibile prenotare tramite mail pensionmoni@hgud.de o consultare il sito internet www.pensionmoni.hgud.de. Se arrivate di domenica, inoltre, tenete presente che tutte le attività commerciali chiudono a mezzogiorno e che la città non è particolarmente vivace, per cui dedicatevi al riposo pomeridiano senza sensi di colpa! Alla sera si può cenare al Gathemann Restaurant in Independence Avenue (telefono 061/223853) dove l'ottima cucina e un ambiente elegante e raffinato si accompagnano a prezzi decisamente contenuti (15/20 €). Se potete non fatevi scappare il filetto di Springbok.
2° giorno: Windhoek
• Un'intera giornata ci è indispensabile per organizzare il viaggio, prenotando e ritirando i permessi necessari per visitare alcune aree della Namibia.
Per farlo dovete recarvi presso l'ufficio della Namibia Wildlife Resort (Nwr), è circa a metà di Indipendence Avenue (telefono 061/236975). Ricordatevi che per entrare nella Skeleton Coast o per dormire in uno dei lodge all'interno dei parchi (Etosha, Namib, eccetera), occorre la prenotazione alberghiera e che questa si può effettuare solo qui, per cui vale sicuramente al pena di perdere una mattina negli uffici della Nwr. Il pomeriggio può essere dedicato alla visita della città e dei suoi mercatini. Consigli per gli acquisti: se volete acquistare qualcosa di veramente originale visitate il negozio "Tikoloshe Africa Root Carving" dove potrete trovare animali scolpiti nei tronchi e nelle radici di alberi, la particolarità di questi oggetti è che sono vere e proprie sculture (da 8 cm a 8 m) che non hanno niente a che vedere con quello che trovate nelle bancarelle (anche il prezzo è diverso, ma ne vale la pena!). Windhoek shop 061-227776 nell'isola pedonale. Omaruru Workshop 064-570582 e-mail tiko@iway.na.
Se già sentite nostalgia di casa potete andare a mangiare al ristorante La Dolce Vita, sulla via pedonale (non potete sbagliarvi perché ce n'é una sola). Oltre alla pizza (non male), fanno delle strane tagliatelle condite con uno spezzatino di zebra. La pasta va quasi bene, è la zebra che ci ha lasciati un po' perplessi. Alla sera invece si può cenare al Restaurant Africa all'interno dell'Alte Feste in Robert Mugabe Avenue. E' un ristorantino simpatico in cui poter gustare i piatti tradizionali dell'intero continente africano, compreso il biltong (carne secca, tritata e no, molto in uso in Namibia) e, se avete coraggio, i vermi (vermi, avete capito bene) di mopane arrostiti. Per dessert assaggiate il mitico Dom Pedro, una vera celebrità nazionale.
3° giorno: Windhoek - Okahandja - Waterberg Plateau - Otijwarongo
• Partiamo di buon mattino in direzione nord verso
Okahandja, una cittadina a circa 70 Km dalla capitale che non ha niente di particolare, ma da cui si deve passare per forza. Quindi... Il Waterberg Plateau, invece, è un parco naturale situato all'interno di un ambiente suggestivo con una vegetazione varia e lussureggiante. Si possono fare passeggiate "morbide" o avventurarsi sul pendio per vedere il panorama dall'alto. Con un po' di fortuna si possono vedere anche gli animali che popolano il parco, tra cui il rinoceronte bianco. Se volete è possibile mangiare nel ristorante del parco (a differenza dell'Italia i prezzi non sono pompati!), ma entro le 14, perché poi la cucina chiude. Prenotando al Nwr di Windhoek è possibile pernottare all'interno del parco. Otjiwarongo, che in lingua herero significa "luogo piacevole", è una cittadina graziosa, e una buona tappa intermedia prima di arrivare all'Ethosa. Si può dormire all'Otjibamba Lodge, (telefono 067/303133) a circa 4 Km a sud della città, e dedicare gli ultimi momenti di sole a un safari a piedi all'interno della riserva privata. Date le distanze, per la cena è bene restare al Lodge.
4° giorno: Otijwarongo-Meteorite di Hoba-Tsumeb-Namutoni
Lasciamo Otijwarongo di buon mattino e partiamo per raggiungere il parco nazionale dell'Etosha.
Lungo la strada B8 si arriva a un bivio, ben segnalato, che porta al meteorite di Hoba. Se vi aspettate ambientazioni e suggestioni alla X-File, lasciate perdere e proseguite per la vostra strada, altrimenti andateci perché il meteorite, scoperto nel 1920, è il più grande del mondo e pesa circa 60 tonnellate. E' composto prevalentemente di ferro e probabilmente cadde sulla terra 80.000 anni fa. Per vederlo si paga un biglietto di ingresso di 6 dollari namibiani; inoltre con un dollaro è possibile comprare una scheda tecnica in italiano per soddisfare la propria curiosità. A proposito, per gli appassionati del genere, la Namibia è famosa in tutto il mondo per le sue meteoriti!
Per completare la giornata potete andare a Tsumeb, una città mineraria, che vanta la presenza di minerali unici al mondo. In città ci sono banche e telefoni pubblici, per cui è una buona base prima di andare nel parco. Noi ci siamo fermati per uno spuntino da una connazionale giunta in queste lande una ventina di anni fa... A parte l'atmosfera un po' retrò e le condizioni igieniche alquanto discutibili, a parte la pizza che ha voluto prepararci a tutti i costi, a parte il cappuccino che essendo lei italiana non poteva non fare, a parte la pasta che fortunatamente siamo riusciti ad evitare...la ragazza è simpatica e ricorda la mitica Maga Magò!
Se non avete prenotato al Nwr dormire all'interno del parco dell'Etosha è impossibile, però nelle immediate vicinanze ci sono numerose soluzioni alternative. Noi ci siamo fermati al Mokuti Lodge vicino all'entrata di Namutoni. Per prenotare si può telefonare al 067229084 (ma vi chiederanno di manr loro un fax quindi siate certi di averne uno a disposizione), mandare una mail al mokuti@mweb.com.na o consultare il sito www.mokuti.com. L'albergo non è male, ha un buon buffet e volendo organizza escursioni guidate all'interno del parco, che noi abbiamo preferito non prendere. Non ne vale la pena anche in considerazione del fatto che le strade del parco sono davvero molto ben segnalate.

5° giorno: Etosha • Un giorno intero lo dedichiamo alla visita del parco...
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