Si
può esser stati a Mauritius e dire,
oggettivamente, di aver visto un pezzo d'Africa? Il
cielo è quello subequatoriale, non ci sono dubbi,
così come non ci sono dubbi sul fatto che la
terra ha il medesimo colore di quella tanzaniana, che
i profumi sono gli stessi dell'interno zanzibarino o
che i colori dominanti sono quelli delle coste meridionali
del continente. Ma la gente, e la società, no.
E' difficile vederci l'Africa che è altra cosa.
E non solo perché cinesi, indiani, creoli, neri
convivono nelle stesse campagne e nelle stesse città,
ma anche perché l'atmosfera, soprattutto quella
"sociale", che vi si respira, è parecchio diversa.
Insomma un'isola a metà strada tra due continenti
(o forse tre visto che l'Oceania è più
vicina dell'Asia) che di quelle terre ne ha tratti geografici
e modi di vita. Che convivono, eccome se convivono.
Ma che ormai sono fuse tanto da aver dato vita a una
nuova società. Il termine è un po' forte?
Forse,
però è vero che visitando Port Luis, o
una delle altre città degne di questo nome di
Mauritius, si può venir presi da un certo senso
di disorientamento quando senti la gente parlare in
quattro o cinque lingue (inglese, francese, creolo,
ma anche cinese, arabo o indiano), gustare i classici
piatti delle cucine musulmane, indiane, cinesi e puoi
pregare nella moschea, nella chiesa cattolica, nel tempio
indù o in quello musulmano. E, pare, che nessuno
trovi niente da ridire se qualche altro culto intenda
costruire un proprio luogo di preghiera nelle città
della costa o dell'interno (è Mauritius, mica
la Lombardia). Siamo nella società multirazziale,
nel modello di società che politici e filosofi
descrivono, ma che non sanno costruire? Mah. La tentazione
di dire sì è forte, ma sbilanciarsi, in
questo caso, sarebbe sbagliato. Bisognerebbe viverci
qualche anno per capire se non esistano tensioni più
o meno sotterranee tra i vari gruppi. Certo è,
per esempio, che i partiti politici non sono suddivisi
per comunità etniche (almeno non in maniera eclatante)
e che ai posti di comando dell'economia mauriziana (esclusi
naturalmente quelli delle grandi società transnazionali
che godono, come sempre, di una sorta di extraterritorialità)
ci trovi, cinesi, piuttosto che indiani o creoli.
Però se non di eden stiamo
parlando, sicuramente di un tipo di società
in cui dev'essere perlomeno piacevole vivere. Ma veniamo
a quei poco meno di 2mila chilometri quadrati di terra
che i più si ostinano a chiamare "le Mauritius"
(chissà perché poi?). Comunque. Sovraffollata
ormai di villaggi turistici, grandi alberghi (per lo
più in mano alle multinazionali del turismo)
e meta esclusiva di un turismo d'élite (ma le
cose stanno cambiando) oggi Mauritius offre un'infinità
di piccole strutture di livello decisamente buono e
a prezzi, anche per noi "poveri" italiani, davvero conveniente.
Un esempio? Bungalow per quattro persone a 100 mila
lire al giorno colazione inclusa. C'è un solo
problema per affittare questi bungalow... ovvero arrivare
a Mauritius scarichi di quei viaggi organizzati che
si pappano ogni possibile volo intercontinentale e che
lasciano ai pochi viaggiatori ancora in attività
una ventina di posti su aerei che portano 300 persone.
Ma se riuscite a prenotare solo il volo, il gioco è
fatto. Non stiamo a suggerirvi luoghi e situazioni,
perché se il viaggio è bello lo è
anche perché deve essere organizzato giorno per
giorno, con le sue difficoltà e i suoi inconvenienti.
E poi perché con tutte le guide che ci sono in
giro, internet compreso, l'organizzazione non dovrebbe
risultarvi difficile. Qui trovate i nostri indirizzi.
Anche per quanto riguarda il cibo non ci sono comunque
problemi. Come dicevamo poco fa, i tipi di cucina non
mancano (molti anche i ristoranti italiani) e non mancano
nemmeno i ristoranti, "ordinatamente" sparsi in ogni
punto dell'isola. I prezzi? Da 2 euro in su.
Dipende da cosa cercate. Se vi accontentate
di piatti di plastica e bicchieri non perfettamente
"trasparenti" potreste pagare poche rupie per un cibo
comunque di buona qualità. Se volete cenare con
piatti in porcellana e bicchieri in cristalli potete
comunque farlo, ma il prezzo, ovviamente, sale fino
a livelli occidentali. Per il resto, che dire? Il mare
è bello (anche se ce la stanno mettendo tutta
per rovinarlo) i posti da vedere non mancano e il prezzo
(a parte quello praticati dai tour operator) è
conveniente. Insomma, rilassante, facile e insieme africana,
vale davvero una vacanza.
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