Africa
 

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24 giorni sulle strade del Sud Africa

di Francesca Zannoni e Roberto Barat


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5° Giorno: Parco Kruger Dedichiamo tutto il giorno al safari nel parco con la classica levataccia per vedere l'alba e gli animali che a quell'ora, di solito, cacciano. Oggi probabilmente sono in sciopero contro il governo Berlusconi in onore di noi italiani. Li perdoniamo per questo, anche se avremmo preferito vedere qualche leoncino con la classica preda tra le fauci. Ci accontentiamo, nel corso della giornata di elefanti, bufali, gazzelle, mamba verde, tassi del miele, rinoceronti, giraffe, facoceri e molto altro. La rete stradale è ottima con una strada principale asfaltata, le secondarie composte da sterrati in ottimo stato e segnaletiche per l'orientamento eccellenti. All'interno dei campi e nelle varie Gate non solo è possibile (e consigliabile) acquistare la mappa dell'intero parco, ma ogni giorno sono segnalti gli avvistamenti della zono in modo da andare, si fa per dire, "a colpo sicuro". Vi accorgerete che l'enorme vastità del territorio (è grande da solo quanto il Veneto), permette di visitarne solo una piccola parte, ma con tanta pazienza, una buona vista, e soprattutto una buona dose di fortuna può essere sufficiente…

6° Giorno: Parco Kruger - Pongela Game Reserve (545 km) Ci svegliamo ancora di buon'ora per un ultimo (e fortunato) safari mattutino prima di lasciare il parco, quindi ci dirigiamo verso la Malelane Gate.
Costeggiamo lo Swaziland attraverso una strada lunga e decisamente noiosa: probabilmente sarebbe stato meglio attraversarlo (ricordatevi però che dovete fare il permesso al momento nel noleggio dell'auto, altrimenti ciccia), fino al Mvubu Lodge nella Pongola Game Reserve (www.pongolagamereserve.co.za, info@pongolagamereserve.co.za, telefono (034) 43 51123).
Si tratta di bellissime palafitte immerse nella vegetazione e dotate di una veranda che si affaccia sul fiume con gli ippopotami. Non ci sono predatori per cui è possibile dedicarsi anche al safari a piedi. Dalle camere abbiamo goduto la migliore vista del nostro viaggio. Alle cinque e mezza di mattina, con la nebbiolina, le antilopi che pascolavano sotto il bungalow, gli ippopotami che... che... (ma che verso fanno gli ippopotami???) insomma che grugnivano e il sole che si stava alzando ci siamo sentiti in paradiso.La sera si cena tutti assieme davanti al falò a base di piatti sudafrikaans (stessa origine dei gestori): nel mese di agosto fa decisamente freddo, ma un buon vino locale (consigliamo il mitico Shiraz) riscalda il corpo e rallegra lo spirito.

7° Giorno: Pongela Game Reserve - Santa Lucia - Bayala (288 km) Ancora una sveglia all'alba per un safari nella riserva. Questa volta siamo abbastanza fortunati e torniamo alla base con un buon bottino... di fotografie. In particolare restiamo colpiti dal paesaggio; come il giorno prima forse sono le luci del mattino, forse il fiume che si vede in lontananza o forse le aloe. L'impressione, comunque, è quella di essere in piena era giurassica! Quando torniamo al campo ci rifocilliamo con una ricca e ottima colazione, poi partiamo alla volta di Santa Lucia, una delle località turistiche più in voga tra i sudafricani (bianchi ovviamente). La cittadina in sé è una vera delusione: una specie di Arcore marittima, composta da villette a schiera e strade asfaltate. Purtroppo, poi, abbiamo sbagliato completamente i tempi di passaggio, per cui non possiamo nemmeno organizarci un tour alla scoperta del parco marittimo. A volte, qualche inconveniente capita.
Poco fuori dal paese, sulla N2 a nord di Mtubatuba, si trova il Damazulu Cultural Village, una sorta di museo vivente, cioè con persone in carne ed ossa che "recitano" il mestiere degli zulu e con la ricostruzione di un antico villaggio. L'ingresso costa davvero uno sproposito e il tutto è indubbiamente kitch, ma nell'insieme si possono passare un paio d'ore piacevoli, visitando il "l'antico" kraal e assistendo allo spettacolino danzante dei componenti la tribù. . Vabbeh, che volete farci? A volte capita anche a noi di comportarci da turistame. Probabilmente era destino che la giornata si risolvesse così.
All'interno del villaggio è stato allestito un piccolo rettilario con annesso negozio di souvenirs e volendo si può dormire nel lodge e mangiare al ristorante. Noi non ci siamo fermati per cui non possiamo darvi informazioni in proposito.
Riprendiamo la N2 direzione Bayala dove si trova il Sungulwane Game Lodge (sungulwane@freemail.absa.co.za). Si tratta di bungalow immersi un un bel giradino tropicale, dove ogni tanto è possibile vedere gli animali che brucano tranquillamente l'erba e dove ci è capitato di assistere alla lite di un gruppo di babbuini. Ovviamente non abbiamo capito il motivo della discordia, ma ci hanno fatto un po' impressione… erano veramente molto arrabbiati! La cena lascia molto a desiderare, per cui non vale la pena descriverla. Diciamo che se alloggerete qui non vi conviene stare leggeri a pranzo.

8° Giorno: Bayala - Sodwana Bay - Bayala (273 km) Dopo colazione riprendiamo la N2 fino a Hluhluwe e da qui la R22 per Sodwana Bay dove si trova la barriera corallina più a sud del mondo e dove dicono esserci una fantastica spiaggia di dune. Stranamente, e per la prima volta da quando siamo qui, lungo la strada si percepisce una buona dose di tensione e ostilità e certi sguardi dei sudafricani (neri) non sono affatto incoraggianti. Queste zone sono state, fino a non molto tempo fa, teatro di conflitti razziali e gli strascichi si percepiscono vivissimi. Arrivati a Sodwana si paga un biglietto che dà diritto al parcheggio custodito. Lasciamo la macchina e ci dirigiamo verso la spiaggia dove ci accoglie nuovamente una brutta sorpresa. I sudafricani (bianchi e probabilmente facoltosi) vanno in spiaggia direttamente col fuoristrada o utilizzano trattori (guidati però dai neri) per trasportare le loro imbarbazioni dentro e fuori dall'oceano. La puzza di gasolio e il rumore dei motori sono decisamente troppo. In mezzo a tutto ciò sorgono decine di centri diving, ognuno con il suo tendone, la sua attrezzatura a noleggio e il personale (nero) che si occupa della mauntenzione e di elargire beni di ristoro agli ospiti. Iniziamo a capire il clima di ostilità avvertito lungo la strada e un po' ci innervosiamo pure noi. Però, se si lascia la folla e si cammina lungo la spiaggia (basta farsi tre/quattro cento metri) allora il rumore e la puzza si fanno più lontani, le dune di sabbia appaiono più affascinanti (niente di eccezionale però) e il mare riacquista la sua dimensione.

9° Giorno: Bayala - Durban - Amazimtoti (372 km) Lasciamo Bayala per prendere la N2 che, costeggiando la costa, ci porta fino a Durban. Se volete dormire in città o nelle immediate vicinanze dovete prenotare con un certo anticipo perché qui è sede di congressi di portata internazionale e spesso vengono organizzati eventi e meeting, per cui in certi periodi dell'anno trovare un posto libero è una vera impresa. Se poi arrivate in città di domenica fate in modo di esserci entro le 14,00 perché dopo quest'ora i caratteristici mercati ed i negozi correlati chiudono e resta possibile entrare solo in alcuni centri commerciali. Per il resto la città non ha nulla di diverso da una grande metropoli europea con tutte le comodità e tutti i problemi a cui siamo abituati.
I paesi lungo la costa invece sono un'altra delusione. Non si tratta di veri e propri paesi, ma di quartieri residenziali di villette più o meno vicine al mare. Probabilmente nel mese di dicembre sono un po' più vitali, ma quando siamo andati noi, cioè ad agosto, erano veramente deprimenti. La sera alloggiamo al Amanzimtoti, un paese di mare poco a sud di Durban, al The View guest house (theview@mweb.co.za) in una collinetta fuori città che, in teoria, avrebbe dovuto garantire una splendida vista sull'oceano. In realtà oltre la collina si vede l'autostrada, la mitica N2, e i grattacieli costruiti direttamente sulla spiaggia. A parte questo l'atmosfera dell'albergo è particolare e accogliente; è costruito a terrazze con tre stanze per ogni livello che si affacciano su un salotto stile familiare. Qui vengono servite sia la cena, deliziosa (il miglior filetto del sudafrica) che la colazione.

10° Giorno: Amazimtoti - Underberg - Himeville - Drakensberg meridionale (288 km) Lasciamo finalmente la costa...>>

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