Africa
 

foto foto dell'africaviaggi in africa Africamappe cartine africasiti confini africalibri tanzaniasolidarietà sud africatour operator sitemapsite map

 

 


24 giorni sulle strade del Sud Africa

di Francesca Zannoni e Roberto Barat


Scarica la mappa

15° Giorno: Bloemfontein - Graaf Reinet (480 km) Lasciamo Bloemfontein e seguiamo la N1 fino a Colesberg dove deviamo sulla N9 fino ad arrivare a Graaf-Reinet. Siamo in pieno deserto del Karoo, ma non fatevi ingannare: in agosto fa un freddo becco! Il paesaggio circostante affascina per la sua desolazione, la vegetazione è bassa e le tinte sono a colori pastello, attorno non si vedono centri abitati per molti chilometri. Graaf-Reinet è una bellissima città coloniale con splendide case in stile olandese, sfarzosi palazzi vittoriani e le classiche villette del Karoo con il tetto piatto. Non a caso è stata definita "la perla del Karoo".
Noi alloggiamo all'Avondrust Guest house (avondrust@elink.co.za) un B&B semplice, ma accogliente. Nel pomeriggio andiamo a visitare la Valley of Desolation che si raggiunge in macchina percorrendo una strada ripida, ma asfaltata. Qui il paesaggio è mozzafiato e vale il tempo dell'escursione. Da qui è possibile visitare anche la Karoo Nature Reserve ricca di flora e fauna tipiche della zona. Attenzione, però. In agostoè facile che le piste interne non siano accessibili a causa delle piogge (come è successo a noi sigh).
Alla sera ceniamo al ristorante The Coral Tree in 3 Church Street (telefono: 049/8925947)dove è possibile gustare i piatti tipici della regione. Piccolo, economico e ottimo. Meglio se prenotate.

16° Giorno: Graaf Reinet - George - Oudtshoorn (447 km) Prendiamo la N9 e ci dirigiamo a sud per raggiungere la cittadina di George sulla famosa Garden Route. Ancora una volta la strada che porta al mare e attraversa il deserto del Karoo ci sorprende per la bellezza del paesaggio e della natura quasi incontaminata, mentre lungo la costa è nuovamente un susseguirsi di casermoni e complessi turistici che hanno deturpato l'ambiente. La cittadina di Mossel Bay (dista circa 40 Km da George) famosa per le ostriche e considerata un tempo uno dei gioielli della Garden Route ospita oggi uno dei maggiori insediamenti industriali della zona, tra cui una raffineria che converte il gas in petrolio. Nonostante ciò sulla sua spiaggia si continua a praticare il surf e a trascorrere le vacanze… de gustibus. La città di George invece si trova a 8 km dalla costa, è stata fondata agli inizi del XIX secolo e presenta ancora qualche edificio d'epoca abbastanza interessante. Per il resto non c'è molto da vedere. Da qui seguendo la N12 si arriva a Oudtshoorn, la capitale turistica del Little Karoo, famosa per i suoi allevamenti di struzzi e per le belle ville borghesi d'inizio '900.
Alloggiamo all'Altes landhaus country lodge www.alteslandhaus.co.za, altes.landhaus@pixie.co.za, una magnifica villa in stile coloniale dove abbiamo cenato a base di carne di coccodrillo, springbok e, ovviamente, di struzzo. Non sono ammessi i bambini sotto i 12 anni.

17° Giorno: Oudtshoorn - Rust en Vrede Falls - Robinson Pass - Cape Agulhas (430 km) Da Oudtshoorn, percorrendo la R328, si arriva alle Cango Caves e alle Rust en Vrede Falls. Le prime sono una serie di grotte, molto suggestive, ma molto sfruttate da un punto di vista turistico, visitabili con visite guidate; le seconde sono cascate situate all'interno di una riserva naturale attrezzata e molto bella da un punto di vista naturalistico e sono poco conosciute (quando siamo andati noi eravamo gli unici visitatori!). Per raggiungerle si percorre un sentiero abbastanza semplice, completamente immerso in una fitta vegetazione, composto da scalini ricavati dalla pietra e da ponticelli di legno. In lontananza si sente il rombo della cascata. Quando si arriva ai suoi piedi si rimane impietriti dalla potenza di questo getto d'acqua impetuoso che sembra scaturire direttamente dalle viscere della montagna, mentre il sole che fa capoline tra le rocce colora tutto delle infinite sfumature del verde e dell'azzurro.
Con queste immagini negli occhi riprendiamo la R328 in direzione Mossel Bay e attraversiamo il Robinson Pass, arricchito da fiori coloratissimi e da erba fresca (merito della pioggia che nel mese di agosto cade - se non lo avete ancora capito - in abbondanza da queste parti).
Da Mossel Bay prendiamo la N2 fino a Swellendam e da qui la R319 fino a Cape Agulhas all'interno dell'Agulhas National Park.
Siamo nel punto più a sud del continente africano, là dove l'oceano Atlantico si incontra con l'oceano Indiano. Un (capitello) indica il punto esatto. Noi ci aspettavamo onde altissime e fragorose. Invece, causa una giornata che più soleggiata non si può troviamo due oceani tranquilli che si incontrano e amoreggiano nel freddo australe. A parte questo non c'è un molto altro da vedere, a parte il fatto che sotto di noi c'è l'antartico e che ciò stimola fantasie di circumnavigazioni, pirati, assalti all'arma bianca e cose del genere. Che ci volete fare: siamo degli inguaribili romantici.
La sera alloggiamo al Agulhas Guest House(www.agulhasguesthouse.com, lagulhas@brd.dorea.co.za), dalla struttura in pietra direttamente affacciata sull'oceano. Le camere sono accoglienti e spaziose e la cena è ottima e servita con cura, raffinatezza e tanto di candele sui tavoli e camino acceso.

18° Giorno: Cape Agulhas - Hermanus Bay - Cape Town (270 km) Prima di lasciare Agulhas vale la pena di visitare l'omonimo faro. E' il più a sud dell'Africa ed è stato costruito nel 1840 per proteggere le imbarcazione da una costa traditrice che negli anni era conosciuta come "il cimitero delle navi" a causa dei numerosi naufragi. Salendo fino alla sommità si gode di un gran bel panorama fatto, da una parte, dei due oceani e, dall'altra, della costa che sale a ovest verso la Namibia e a est verso il Mozambico e i Paesi orientali dell'Africa.
Lasciamo il faro e Cape Agulhas, prendendo la R319 lungo la quale facciamo una piccola sosta nel vicino villaggio di Arniston per ammirare i Fishermen's Cottages tipiche case di paglia imbiancata appartenenti all'antica comunità di pescatori di Kassiesbaai, fondata nel 1820.
Se volete vedere le balene prendete la R316 fino a Caledon e da qui seguire la R320 fino ad Hermanus Bay. La baia che sorge nella zona del porto vecchio è interamente percorsa da sentieri che seguono la scogliera, dai quali, tra giugno e novembre, è possibile ammirare le numerose balene australi (l'Eubalaena Australis) che qui vengono a riprodursi. A volte sono così vicine che non serve nemmeno il binocolo, e così numerose che è difficile tenerle tutte sott'occhio! I punti migliori per l'avvistamento sono Castle Rock, Kraal Rock e Sievers Point.
Anche il paese di Hermanus merita una sosta: finalmente una località di mare come ci si aspetterebbe dal ricco, ma sempre "africano" Sud Africa. C'è il mercatino artigianale, i vicoli stretti, i ristorantini e i negozietti….
Da qui riprendendo la R320, facendo attenzione ai babbuni che ogni tanto la attraversano, e imboccando poi la N2 arriviamao a Cape Town.
L'ingresso in città è abbastanza deprimente: lungo la tangenziale il susseguirsi incessante di baraccopoli è della peggior specie, duro, reale, segno di un degrado umano e di un passato molto vicini. Via via che si prosegue le baracche fatiscenti, quasi a indicare che finalmente le cose stanno cambiando, anche se molto lentamente, si notano baracche più strutturate e poi casette povere, ma dignitose. Il nostro pensiero corre ai tour operator che "organizzano" veri e proprie gite nei ghetti e veniamo colti da un certo senso di disagio.
Noi alloggiamo nel quartiere di Waterkant, in 20 Loader Street, a due passi dal centro (www.dewaterkant.co.za, waterknt@iafrica.com). Scegliamo il self catering (una soluzione economica, paghiamo 50 euro al giorno a coppia) e ci sparano in un appartamento di tre locali con una cucina enorme. Come sono lontane le baraccopoli per i bianchi... Ancor più lontani sono i sudafricani bianchi, soprattutto se cittadini, ossessionati dalla delinquenza e dalla microcriminalità. La nostra padrona di casa ci fa così un lungo elenco sui pericoli della città e sulle misure cautelative che è necessario intraprendere per la propria sicurezza. In realtà un po' di buon senso è necessario e indispensabile in qualsiasi parte del mondo. Per il resto la sera il quartiere è tranquillissimo, anche perché pattuggliato da una forza di polizia armata privata.

19° Giorno: Cape Town Dedichiamo l'intera giornata...>>

<<...indietro