15°
Giorno: Bloemfontein - Graaf Reinet (480 km) Lasciamo
Bloemfontein e seguiamo la N1 fino a Colesberg dove
deviamo sulla N9 fino ad arrivare a Graaf-Reinet.
Siamo in pieno deserto del Karoo, ma non fatevi
ingannare: in agosto fa un freddo becco! Il paesaggio
circostante affascina per la sua desolazione, la
vegetazione è bassa e le tinte sono a colori
pastello, attorno non si vedono centri abitati per
molti chilometri. Graaf-Reinet è una bellissima
città coloniale con splendide case in stile
olandese, sfarzosi palazzi vittoriani e le classiche
villette del Karoo con il tetto piatto. Non a caso
è stata definita "la perla del Karoo".
Noi alloggiamo all'Avondrust Guest house (avondrust@elink.co.za)
un B&B semplice, ma accogliente. Nel pomeriggio
andiamo a visitare la Valley of Desolation che si
raggiunge in macchina percorrendo una strada ripida,
ma asfaltata. Qui il paesaggio è mozzafiato
e vale il tempo dell'escursione. Da qui è
possibile visitare anche la Karoo Nature Reserve
ricca di flora e fauna tipiche della zona. Attenzione,
però. In agostoè facile che le piste
interne non siano accessibili a causa delle piogge
(come è successo a noi sigh).
Alla sera ceniamo al ristorante The Coral Tree in
3 Church Street (telefono: 049/8925947)dove è
possibile gustare i piatti tipici della regione.
Piccolo, economico e ottimo. Meglio se prenotate.
16° Giorno: Graaf
Reinet - George - Oudtshoorn (447 km) Prendiamo
la N9 e ci dirigiamo a sud per raggiungere la cittadina
di George sulla famosa Garden Route. Ancora una
volta la strada che porta al mare e attraversa il
deserto del Karoo ci sorprende per la bellezza del
paesaggio e della natura quasi incontaminata, mentre
lungo la costa è nuovamente un susseguirsi
di casermoni e complessi turistici che hanno deturpato
l'ambiente. La cittadina di Mossel Bay (dista circa
40 Km da George) famosa per le ostriche e considerata
un tempo uno dei gioielli della Garden Route ospita
oggi uno dei maggiori insediamenti industriali della
zona, tra cui una raffineria che converte il gas
in petrolio. Nonostante ciò sulla sua spiaggia
si continua a praticare il surf e a trascorrere
le vacanze
de gustibus. La città di
George invece si trova a 8 km dalla costa, è
stata fondata agli inizi del XIX secolo e presenta
ancora qualche edificio d'epoca abbastanza interessante.
Per il resto non c'è molto da vedere. Da
qui seguendo la N12 si arriva a Oudtshoorn, la capitale
turistica del Little Karoo, famosa per i suoi allevamenti
di struzzi e per le belle ville borghesi d'inizio
'900.
Alloggiamo all'Altes landhaus country lodge www.alteslandhaus.co.za,
altes.landhaus@pixie.co.za,
una magnifica villa in stile coloniale dove abbiamo
cenato a base di carne di coccodrillo, springbok
e, ovviamente, di struzzo. Non sono ammessi i bambini
sotto i 12 anni.
17° Giorno: Oudtshoorn
- Rust en Vrede Falls - Robinson Pass - Cape Agulhas
(430 km) Da Oudtshoorn, percorrendo la R328,
si arriva alle Cango Caves e alle Rust en Vrede
Falls. Le prime sono una serie di grotte, molto
suggestive, ma molto sfruttate da un punto di vista
turistico, visitabili con visite guidate; le seconde
sono cascate situate all'interno di una riserva
naturale attrezzata e molto bella da un punto di
vista naturalistico e sono poco conosciute (quando
siamo andati noi eravamo gli unici visitatori!).
Per raggiungerle si percorre un sentiero abbastanza
semplice, completamente immerso in una fitta vegetazione,
composto da scalini ricavati dalla pietra e da ponticelli
di legno. In lontananza si sente il rombo della
cascata. Quando si arriva ai suoi piedi si rimane
impietriti dalla potenza di questo getto d'acqua
impetuoso che sembra scaturire direttamente dalle
viscere della montagna, mentre il sole che fa capoline
tra le rocce colora tutto delle infinite sfumature
del verde e dell'azzurro.
Con queste immagini negli occhi riprendiamo la R328
in direzione Mossel Bay e attraversiamo il Robinson
Pass, arricchito da fiori coloratissimi e da erba
fresca (merito della pioggia che nel mese di agosto
cade - se non lo avete ancora capito - in abbondanza
da queste parti).
Da Mossel Bay prendiamo la N2 fino a Swellendam
e da qui la R319 fino a Cape Agulhas all'interno
dell'Agulhas National Park.
Siamo nel punto più a sud del continente
africano, là dove l'oceano Atlantico si incontra
con l'oceano Indiano. Un (capitello) indica il punto
esatto. Noi ci aspettavamo onde altissime e fragorose.
Invece, causa una giornata che più soleggiata
non si può troviamo due oceani tranquilli
che si incontrano e amoreggiano nel freddo australe.
A parte questo non c'è un molto altro da
vedere, a parte il fatto che sotto di noi c'è
l'antartico e che ciò stimola fantasie di
circumnavigazioni, pirati, assalti all'arma bianca
e cose del genere. Che ci volete fare: siamo degli
inguaribili romantici.
La sera alloggiamo al Agulhas Guest House(www.agulhasguesthouse.com,
lagulhas@brd.dorea.co.za),
dalla struttura in pietra direttamente affacciata
sull'oceano. Le camere sono accoglienti e spaziose
e la cena è ottima e servita con cura, raffinatezza
e tanto di candele sui tavoli e camino acceso.
18° Giorno: Cape Agulhas
- Hermanus Bay - Cape Town (270 km) Prima
di lasciare Agulhas vale la pena di visitare l'omonimo
faro. E' il più a sud dell'Africa ed è
stato costruito nel 1840 per proteggere le imbarcazione
da una costa traditrice che negli anni era conosciuta
come "il cimitero delle navi" a causa dei numerosi
naufragi. Salendo fino alla sommità si gode
di un gran bel panorama fatto, da una parte, dei
due oceani e, dall'altra, della costa che sale a
ovest verso la Namibia e a est verso il Mozambico
e i Paesi orientali dell'Africa.
Lasciamo il faro e Cape Agulhas, prendendo la R319
lungo la quale facciamo una piccola sosta nel vicino
villaggio di Arniston per ammirare i Fishermen's
Cottages tipiche case di paglia imbiancata appartenenti
all'antica comunità di pescatori di Kassiesbaai,
fondata nel 1820.
Se volete vedere le balene prendete la R316 fino
a Caledon e da qui seguire la R320 fino ad Hermanus
Bay. La baia che sorge nella zona del porto vecchio
è interamente percorsa da sentieri che seguono
la scogliera, dai quali, tra giugno e novembre,
è possibile ammirare le numerose balene australi
(l'Eubalaena Australis) che qui vengono a riprodursi.
A volte sono così vicine che non serve nemmeno
il binocolo, e così numerose che è
difficile tenerle tutte sott'occhio! I punti migliori
per l'avvistamento sono Castle Rock, Kraal Rock
e Sievers Point.
Anche
il paese di Hermanus merita una sosta: finalmente
una località di mare come ci si aspetterebbe
dal ricco, ma sempre "africano" Sud Africa.
C'è il mercatino artigianale, i vicoli stretti,
i ristorantini e i negozietti
.
Da qui riprendendo la R320, facendo attenzione ai
babbuni che ogni tanto la attraversano, e imboccando
poi la N2 arriviamao a Cape Town.
L'ingresso in città è abbastanza deprimente:
lungo la tangenziale il susseguirsi incessante di
baraccopoli è della peggior specie, duro,
reale, segno di un degrado umano e di un passato
molto vicini. Via via che si prosegue le baracche
fatiscenti, quasi a indicare che finalmente le cose
stanno cambiando, anche se molto lentamente, si
notano baracche più strutturate e poi casette
povere, ma dignitose. Il nostro pensiero corre ai
tour operator che "organizzano" veri e proprie gite
nei ghetti e veniamo colti da un certo senso di
disagio.
Noi alloggiamo nel quartiere di Waterkant, in 20
Loader Street, a due passi dal centro (www.dewaterkant.co.za,
waterknt@iafrica.com).
Scegliamo il self catering (una soluzione economica,
paghiamo 50 euro al giorno a coppia) e ci sparano
in un appartamento di tre locali con una cucina
enorme. Come sono lontane le baraccopoli per i bianchi...
Ancor più lontani sono i sudafricani bianchi,
soprattutto se cittadini, ossessionati dalla delinquenza
e dalla microcriminalità. La nostra padrona
di casa ci fa così un lungo elenco sui pericoli
della città e sulle misure cautelative che
è necessario intraprendere per la propria
sicurezza. In realtà un po' di buon senso
è necessario e indispensabile in qualsiasi
parte del mondo. Per il resto la sera il quartiere
è tranquillissimo, anche perché pattuggliato
da una forza di polizia armata privata.
19°
Giorno: Cape Town Dedichiamo l'intera giornata...>>
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