Etiopia

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di Flaming June

Ripartiamo sempre sul versante orientale dell'Omo, la savana si fa più fitta, a tratti desertica a tratti boschiva. Entriamo in territorio Tsamai, etnia imparentata con gli Hamer e dedita all'agricoltura e all'allevamento. Anche gli Tsamai vivono in clan sparsi sul territorio, sicchè abbiamo la possibilità di incontrare sulla strada diverse piccole comunità, spesso solo una famiglia, che solo inizialmente si mostrano diffidenti, ma che presto non esitano a mostrare il loro entusiasmo per la nostra presenza. Difficilmente incontriamo persone anziane, infatti fra queste popolazioni la vita media rimane ancora molto bassa. Gli uomini portano i capelli acconciati in maniera complicatissima, uno stretto pareo sui fianchi e diversi ornamenti di perline colarate, oltre all'immancabile sgabellino di legno (alto appena 15 cm ) che portano legato alla cintola.
Le donne sono invece famose per la " coda ": la loro gonna infatti davanti lascia scoperte le gambe, posteriormente invece si allunga fino a terra e termina con una punta di metallo che lascia una traccia sul terreno al loro passaggio... l' usanza sembra derivi dall' esigenza dei mariti di controllare le loro donne! In effetti le donne Tsamai, chiamate dalle altre tribù " le donne con la coda ", sono straordinariamente belle e sensuali, altere, e dal sorriso malizioso!
Il paesaggio cambia nuovamente, in questo tratto di risalita attraversiamo la foresta pluviale. Siamo in territorio Banna, tribù guerriera a rischio di estinzione le cui lotte con i Surma e i Mursi sono molto cruente tutt' oggi. Anche i Banna si dedicano alla decorazione del corpo, che però interessa prevalentemente gli uomini: la maggioranza ha il corpo completamente dipinto tanto da sembrare vistiti!

Inoltre ancora oggi gli uomini che hanno ucciso un nemico o un animale pericoloso sono soliti portare una piuma fra i capelli. Forse ci facciamo suggestionare dalla fama di "ferocità" di questa etnia, ma effettivamente le facce e i modi ci sembrano particolarmente aggressive. Sono così lontani i giorni sull'altopiano! I visi dolcissimi e gli sguardi gentili. Sembra davvero di essere in un altro mondo, lontano e a tratti mentalmente inaccesibile. I giorni comunque trascorrono fra meraviglia, incredulità, emozioni e fatica! Una delle jeep è stata assaltata dalle pulci, e per quanto ci si adoperi per uno sterminio di massa, una cellula di irriducibili continuerà a molestare gli occupanti di quella macchina per il resto del viaggio e, probabilmente per affezione, fino a casa a Firenze e Treviso! Le macchine continuano a combattere battaglie cruente con le piste nemiche, e spesso le piste hanno la meglio, ahimè!! Le scimmie molestano i nostri bivacchi. Le iene di notte vengono fra le tende e portano via scarpe, magliette e qualsiasi cosa possa lontanamente interessarle! I varani sono veramente orrendi ma non ci creano problemi, a parte mettermi addosso un' ansia crescente tutte le volte che devo inoltrarmi nella vegetazione da sola: un incontro ravvicinato e sarei morta d'infarto! Il rospo maledetto non demorde, e ogni notte torna col suo grido insopportabile.... Ma fra tanti animalacci, uno tuttavia si è distinto per bellezza e simpatia: una scimmia endemica dell'Etiopia, dal manto nero lucente con la sola faccia e la coda peluchosa bianco candido... saltella giocosa fra le cime degli alberi sopra le nostre teste, non emmette alcun suono molesto, non morde, e non ruba!

 

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