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Ripartiamo
sempre sul versante orientale dell'Omo, la savana si fa più
fitta, a tratti desertica a tratti boschiva. Entriamo in territorio
Tsamai, etnia imparentata con gli Hamer e dedita all'agricoltura
e all'allevamento. Anche gli Tsamai vivono in clan sparsi sul
territorio, sicchè abbiamo la possibilità di incontrare
sulla strada diverse piccole comunità, spesso solo una
famiglia, che solo inizialmente si mostrano diffidenti, ma che
presto non esitano a mostrare il loro entusiasmo per la nostra
presenza. Difficilmente incontriamo persone anziane, infatti fra
queste popolazioni la vita media rimane ancora molto bassa. Gli
uomini portano i capelli acconciati in maniera complicatissima,
uno stretto pareo sui fianchi e diversi ornamenti di perline colarate,
oltre all'immancabile sgabellino di legno (alto appena 15 cm )
che portano legato alla cintola.
Le donne
sono invece famose per la " coda ": la loro gonna infatti davanti
lascia scoperte le gambe, posteriormente invece si allunga fino
a terra e termina con una punta di metallo che lascia una traccia
sul terreno al loro passaggio... l' usanza sembra derivi dall'
esigenza dei mariti di controllare le loro donne! In effetti le
donne Tsamai, chiamate dalle altre tribù " le donne con
la coda ", sono straordinariamente belle e sensuali, altere, e
dal sorriso malizioso!
Il
paesaggio cambia nuovamente, in questo tratto di risalita attraversiamo
la foresta pluviale. Siamo in territorio Banna, tribù guerriera
a rischio di estinzione le cui lotte con i Surma e i Mursi sono
molto cruente tutt' oggi. Anche i Banna si dedicano alla decorazione
del corpo, che però interessa prevalentemente gli uomini:
la maggioranza ha il corpo completamente dipinto tanto da sembrare
vistiti!
Inoltre
ancora oggi gli uomini che hanno ucciso un nemico o un animale
pericoloso sono soliti portare una piuma fra i capelli. Forse
ci facciamo suggestionare dalla fama di "ferocità" di questa
etnia, ma effettivamente le facce e i modi ci sembrano particolarmente
aggressive. Sono
così lontani i giorni sull'altopiano! I visi dolcissimi
e gli sguardi gentili. Sembra davvero di essere in un altro mondo,
lontano e a tratti mentalmente inaccesibile. I giorni comunque
trascorrono fra meraviglia, incredulità, emozioni e fatica!
Una delle jeep è stata assaltata dalle pulci, e per quanto
ci si adoperi per uno sterminio di massa, una cellula di irriducibili
continuerà a molestare gli occupanti di quella macchina
per il resto del viaggio e, probabilmente per affezione, fino
a casa a Firenze e Treviso! Le macchine continuano a combattere
battaglie cruente con le piste nemiche, e spesso le piste hanno
la meglio, ahimè!! Le scimmie molestano i nostri bivacchi.
Le
iene di notte vengono fra le tende e portano via scarpe, magliette
e qualsiasi cosa possa lontanamente interessarle! I varani sono
veramente orrendi ma non ci creano problemi, a parte mettermi
addosso un' ansia crescente tutte le volte che devo inoltrarmi
nella vegetazione da sola: un incontro ravvicinato e sarei morta
d'infarto! Il rospo maledetto non demorde, e ogni notte torna
col suo grido insopportabile.... Ma fra tanti animalacci, uno
tuttavia si è distinto per bellezza e simpatia: una scimmia
endemica dell'Etiopia, dal manto nero lucente con la sola faccia
e la coda peluchosa bianco candido... saltella giocosa fra le
cime degli alberi sopra le nostre teste, non emmette alcun suono
molesto, non morde, e non ruba!
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