Ripercorro
con la mente i giorni appena trascorsi e scopro improvvisamente
di aver avuto molto tempo durante larco della
giornata, da dedicare a me stesso. Le lunghe giornate
trascorse in auto, la possibilità di osservare
con tranquillità i luoghi e le piacevoli passeggiate
sulle dune di sabbia allimbrunire,
hanno trasmesso calma alla mia mente. E non sempre è
possibile conciliare i vari momenti della giornata con
tutti gli stati danimo che mi accompagnano in
viaggio. La fatica fisica che provo e la tranquillità
di questi luoghi, si mescolano assieme e mi fanno gioire
di tutto quello che mi circonda. Sarà anche per
questo piacevole clima che mi accompagna e per un cielo
sempre azzurro sopra di me, ma il costante ripetersi
di questa sensazione dimperturbabilità,
unita a questo paesaggio immutevole allarga i sensi.
Non cè altro da fare che osservare e pensare.
Guardare senza preoccuparsi del tempo che trascorre
inesorabile. E posso ammettere che nellarco di
una vita quotidiana ci sono sempre giornate trascorse
a dipanare situazioni e momenti nei posti più
insensati ed inusuali. E una giornata così
tranquilla come oggi, si può ben impigliare anche
in un paesaggio qualunque.
I Mauri, i Tuareg ed i Toubou sono gli abitanti del
Sahara.
I Mauri, la "gente delle nuvole", così
chiamati per il continuo inseguimento delle rare piogge,
sono gli abitanti della regione a nord della Mauritania
e dellex Sahara spagnolo. I Tuareg, letnia
più conosciuta e mitizzata sono gli abitanti
della regione centrale del Sahara, mentre gli ultimi,
i Toubou sono concentrati soprattutto nel massiccio
del Tibesti, in alcune regioni del Ciad e nella parte
orientale del Niger. Popolazioni quasi mai stanziali,
nomadi sempre in cerca di pascoli e di pozzi dacqua.
Il nomadismo è il contrario della nostra vita
quotidiana e rappresenta per un viaggiatore, il riappropriarsi
della libertà e lapertura verso nuovi spazi.
Il fascino per questi abitanti, le loro semplici abitudini
di vita e la curiosità per la loro storia, aumenta
con il trascorrere dei giorni. E pur sempre unimmagine
di vita che si contrappone alle mie abitudini quotidiane,
e che genera entusiasmo nel riscoprire questa diversa
possibilità dessere. Lessenziale
che si contrappone alla quantità, con la scoperta
di potersi accontentare anche di quel poco che mi sono
portato dietro. Ma è anche la scoperta di poter
vivere lontano dal tutto il resto del mondo. Poco importa
dellultima decisione presa dai vari capi di stato
o la prossima scadenza che assilla la mente, qui conta
solo risolvere il presente. Il nomadismo quindi assume
il significato di libertà, perché il visitatore
riesce a concentrarsi solo sul presente. Un uomo sale
lentamente sulla cima della duna. Un uomo sale lentamente
sulla duna con un turbante sulla testa per proteggersi
dal sole. Ha le mani lungo i fianchi, i passi regolari
e cammina con lo sguardo verso lalto. Tutti possono
vederlo mentre risale la cima e tutti stanno giù
a guardarlo, perché sanno che tra poco arriverà
dove ha deciso. Ecco è questa limmagine
che ho nella mente, limmagine di un uomo che cammina
nella quiete di un paesaggio che non ha voglia di finire.
E domani ci attende unaltra giornata intensa,
con una lunga pausa allora di pranzo, che
sarà dedicata per fare quattro passi. E
il solo esercizio fisico che cè concesso
durante tutto larco della giornata, ma assume
un significato di felicità. Sulla sabbia si cammina
faticosamente, ed i piedi non sempre trovano un terreno
duro quando sprofondano nella sabbia. Bisogna allora
esercitare uno sforzo sulle gambe per poter proseguire.
Sulla cima di una duna non sai mai cosa troverai, puoi
scoprire nuovi orizzonti o ritrovare lo stesso identico
paesaggio che hai lasciato dietro di te. Puoi però
andare ancora avanti, passeggiando tranquillamente nel
silenzio che ti circonda. E domani sceglierò
una bella cima da scalare e mi godrò laria
dalta quota, sperando che non mi faccia perdere
la testa per le immagini che potrò scorgere.
In molti sostengono che durante un viaggio, bisognerebbe
tenere un diario e la miglior cosa sarebbe scrivere
gli avvenimenti che accadono giorno dopo giorno o ancor
di più, ora dopo ora. Questo per non lasciarsi
sfuggire le piccole sfumature o le grandi immagini che
si presentano davanti a noi, ma anche per ricordare
i piccoli fatti. Anche se talvolta non sembrano avere
alcuna importanza, ma ci possono aiutare a ricordare.
Ricordare. Ecco per esempio, quel paesaggio o quella
colorazione così forte della sabbia, sarò
ancora in grado di raccontarla, richiamandola alla mente
per quello che mi ha dato? Già dopo alcuni giorni
trascorsi in viaggio, occorre ripercorrere con la mente
le giornate appena trascorse e determinare con esattezza
lestensione dei luoghi attraversati. Bisogna ricordare
come ho visto questi luoghi, quello che ho provato e
lespressione delle persone che mi sono state accanto.
Ecco, questa sera bisognerebbe raccontare anche questo
vento
. ma questo è anche un grosso problema,
perché quando si tiene un diario bisogna mettere
dellinchiostro sulla carta e qui è più
difficile che altrove, perché dovrei dare un
significato a tutto ciò che mi circonda, e tutto
quello che mi circonda non ha bisogno di essere raccontato.
Laffermazione della supremazia della scrittura
ha poco valore qui. Qui dove sembra che non accada nulla!
Ma oggi ho scoperto che non corro di questi pericoli,
perché mi sono accorto che mi sono entrate negli
occhi gran parte di queste sensazioni. Durante la giornata
è come unistantanea percezione duratura
di gioia! Perché è così che ti
prende il deserto, ti prende già dal mattino
quando hai ancora lanima addormentata e ti pianta
dentro unimmagine che nulla te la toglie più.
E con questimmagine puoi rimanere a pensare per
ore ed ore...
"...Ma la grande lezione del deserto, le regole
fondamentali da seguire nel suo approccio sono sempre
la pazienza, lumiltà, la sottomissione
alla realtà. Esercizio salutare per lorgoglioso
primate uomo, che si lascia troppo spesso tentare dal
considerarsi il centro del mondo e il re della creazione
destinato a dominare un pianeta troppo spesso considerato
una preda da saccheggiare senza tanti scrupoli più
che una realtà da rispettare". (Théodore
Monod)