Al calar del sole… 3/8
Appunti disordinati da un quaderno di viaggio tra Malawi e Tanzania

di Renato Civitico

 

La strada che costeggia il lago

"..... è al calar del sole che si scopre una strada africana. Quando il sole non ha più la forza di scaldare l'aria circostante, allora la via di comunicazione si anima. La strada in questione è quella che collega due o più villaggi lungo la sponda del lago Malawi. Alla stessa ora, in una qualsiasi altra carettera del mundo, c'è rumore molesto ed un andirivieni d’auto e di camion che scaricano gas nell'aria, ma non qui dove regna il silenzio. Ogni tanto una macchina solca l’asfalto o poco più, anche se la strada in questione è di notevole importanza, perché collega i vari paesi della costa e non trovi altra strada al di fuori di questa! Lungo questa via non c'è rumore e si sentono le voci della gente, il rumore dei passi ed il cantare degli uccelli. Mi passano accanto donne con grosse ceste sulla testa, uomini in bicicletta che si fermano a chiacchierare e bambini,  tanti bambini che corrono e che giocano a pallone. Il pallone è fatto di stracci e non può rimbalzare, ma ad un giocatore di strada questo pallone basta ed avanza per immaginarsi davanti alla porta avversaria, pronto a calciare un potente tiro ad effetto. Io cammino proprio sulla linea di mezzeria, quella che divide le due carreggiate ed osservo tutto questo, ho con me la macchina fotografica, ma non mi permetto di fotografare. E' pura vita quotidiana quella che vedo e nessuna foto mai potrebbe riprodurre quest'atmosfera. C'è una luce particolare all'imbrunire sul lago e gli alberi sono lontani, ma s'intravedono le chiome verdi piegarsi sotto il soffio del vento. Quando c'è una casa vicino alla strada vedo donne che raccolgono legna, quella che servirà per accendere un fuoco e tanti panni stesi ad asciugare, e non mancano neanche i secchi colorati fuori l'uscio, danno colore a queste modeste abitazioni. Ogni tanto lungo la strada trovo un gruppetto di persone ferme sul bordo della strada, sono uomini e donne in attesa dei "dalla — dalla" i pulmini dai prezzi modesti. Di rado passano lungo la strada e raccolgono i passeggeri per portarli lontano. Se immagino l'africa mi piace pensare ad una strada lunga e diritta con tante persone in movimento,  un'atmosfera immutevole in un contesto vivo ......"  

 

La propria città
"… la propria città perde d’importanza quando si viaggia. Appena sei sicuro d’averla richiamata alla memoria improvvisamente ti scivola via. Lo sguardo spazia oltre e non si ferma più. Ovunque il viaggiatore dà un addio ad ogni cosa, respirando l’aria vibrante della montagna, camminando sulle pietre lisce della strada o accarezzando le foglie delle piante con mano delicata, e così ogni luogo si sovrappono ad un altro. Sempre nuove emozioni che si rivelano …"

Ascolta più spesso le cose
Che gli esseri.
La voce del Fuoco s’intende,
Ascolta la voce dell’Acqua.
Ascolta nel vento
Il Cespuglio in singhiozzi:
E’ il respiro degli antenati.
Birago Diop "Souffles" (estratto) Un treno in Tanzania

" ….. se lungo una via esiste una stazione, prima o poi arriverà anche un treno, e sovente l’orario di partenza non coincide mai quello riportato sul biglietto. Il treno in africa non ha orari, ma segue un suo lento tempo d’attesa, prima o poi arriverà e prima o poi partirà. L’importante è non avere fretta e lasciarsi sempre molto tempo dietro di sé, soprattutto se c’è un orario da rispettare, ma in africa non esistono orari d’arrivo! Noi tutti associamo l’immagine della stazione a quella di una folla in continuo movimento. La stazione è da sempre un frenetico movimento di persone. In africa no, non si puo pensare così, bisogna immaginare la stazione come ad un interruttore elettrico. Un interruttore che si aziona solo quando un treno è in procinto di arrivare o di partire. Il treno è l’energia della stazione. Durante la giornata regna una calma piatta ed irreale, ci sono persone che lavorano o che si muovono lungo i binari, ma è solo in prossimità dell’arrivo di un treno che la stazione si anima. Arrivano le persone che devono partire, la gente in attesa dei propri cari, ed anche i facchini ed i venditori d’acqua. Molti di loro sanno sempre l’esatto orario, l’orario dell’interruttore, tutti tranne me, che ora sono in attesa della mia carrozza. E’ sempre una festa lungo i binari, c’è sempre molta gente che parla, che gesticola o che semplicemente è seduta in attesa. Non c’è fretta e nessuno corre o si agita, tutto scorre e tutto defluisce durante la lenta attesa. Tutto come se fosse già scritto da molto tempo, tutti sanno l’orario di partenza tranne me ….."

 

prosegui

 

Viaggi Africa
I tuoi viaggi in Africa iniziano qui. Ghana, Burkina Faso, Mali, Sud Africa, Namibia, Senegal, Uganda, Niger e molto altro. E ricorda. Prima prenoti meno spendi (e in più sei sicuro di partire).
travel.cn.it

In viaggio con Continentenero Travel