Al
calar del sole
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Appunti disordinati da un quaderno di viaggio tra Malawi e Tanzania
di
Renato Civitico
La
scuola
"
oggi sono arrivato davanti ad un cancello di una scuola
e sono entrato. Al suo interno cera un basso fabbricato ed un
giovane seduto ad un tavolo. La sala era buia e vuota e lui stava
scrivendo sopra un quaderno. Gli ho domandatato qualcosa e lui ha
alzato la testa per rispondermi. Mi ha spiegato che questo locale
è un refettorio e che a questora non cè
nessuno perché le lezioni sono terminate. Ci siamo fermati
a chiacchierare e questo è bastato a destare la curiosità
degli studenti che stavano passando. In breve sono stato circondato
da molti ragazzi liberi dalle lezioni che hanno iniziato a guardarmi
e mentre io guardavo loro. Ho provato a scattare qualche foto, ma
è stata la curiosità reciproca che ci ha fatto avvicinare.
Io guardavo i loro completi dai colori bianchi e blu e loro guardavano
me e la mia macchina fotografica, poi in uno stentato inglese ho cercato
di farmi capire, ma è stato difficile. La scuola è veramente
importante, e per un ragazzo del luogo è lunico mezzo
per elevarsi. Oggi sono riuscito a vedere qualcosa dimportante
ed a capire cosa vuol dire studiare
."
Lospedale
"
.è
una costruzione bianca assediata da un mondo circostante di terra
rossa. Sulla bacheca allingresso ci sono vari opuscoli che spiegano
le matattie e i rimedi per la cura o per la prevenzione. Sono disegni
semplici, con illustrazioni di uomini, donne e bambini che combattono
lAids o la malaria. Sono semplici fogli fotocopiati, ma hanno
unimportanza fondamentale per chi vuole conoscere ed informarsi.
Sono gli unici appunti medici che ho visto finora lungo tutto il viaggio.
Un dispensario e poco altro lungo questo corridoio buio. Le porte
delle stanze sono chiuse e trovo molti malati in attesa di una visita.
Lospedale mi riempie sempre di tristezza, perché è
ovunque un luogo di silenziosa sofferenza. Sofferenza e silenzio,
sono gli elementi che purtroppo si trovano in ogni ospedale del mondo,
e non potrebbe essere differente. Gli sguardi e le espressioni delle
persone sono uguali in ogni angolo del mondo. Lungo un porticato,
cè un medico che savvicina e mi supera. Volevo
parlare con lui ma non ho avuto il coraggio di fermarlo, aveva sicuramente
cose più importanti da fare che chiacchierare con uno sconosciuto
di passaggio
"
Fuoco
nella notte
"
stasera
ho un fuoco vicino a me, che mi riscalda. E caldo e piacevole
e viene costantemente alimentato da questa sottile brezza che rinfresca
la serata. Le scintille che si alzano sembrano schegge impazzite,
ed io le osservo con piacere nelloscurità di questa notte
africana. Se alzo lo sguardo vedo un cielo stellato e milioni di puntini
bianchi. Sembrano le scintille di questa brace che sinnalzano
per disperdersi nella fitta notte scura. Domani sera sarà lo
stesso, sarò seduto davanti al fuoco e avrò molte stelle
sopra la mia testa. Se fisso il mio sguardo nel fuoco potrei assentarmi
perdendomi in mille pensieri. Alimenterei solo questa piacevole sensazione
di salire verso lalto, come queste scintille che sinnalzano
nel cielo. Sono stanco stasera e la mia personale sensazione di salire
è alimentata solamente dalla stanchezza fisica, quella che
ora mi avvolge la mente facendomi immaginare più leggero! E
la fatica che ho accumulato che mi fa sembrare più lieve, ma
è bello perdersi nei pensieri della mente osservando le luci
di un fuoco che si disperde nella notte. E proprio giunto il
tempo di andare a coricarsi
."
E
mi giungono delle voci.
Si
direbbe il flauto degli dei dal fondo dei boschi.
Nellombra,
il mio cuore esulta.
Ed
è pioggia di stelle su tutta la terra.
Ah,
mi rincuora il sogno
Come
linno profondo dei figli del leone!
Ho
la febbre fin nelle reni
E
mi ricordo!
Ricordo
la torcia delle marce pesanti
E
i tamuri maestosi
Loceano
dei fasti.
Mamadou
Traore Diop
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