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Alla
scoperta del Marocco
4/6
di
Eno Santecchia
Marrakech/
segue
Durante la faticosa attraversata dei souk, la guida ci
ha portato in un laboratorio d'erboristeria, del quale
però non sono riuscito a notare l'insegna. Ci hanno
fatto accomodare su alcune panche disposte in circolo
in una bella stanza. Sulle mensole e scaffali vi sono
vasi in vetro contenenti radici, piante ed estratti d'erboristeria.
Il presentatore, assistito da alcuni giovani aiutanti,
parlando un discreto italiano ci ha mostrato le principali
erbe usate in erboristeria, spiegandoci chiaramente le
proprietà curative e i vari usi. Il presentatore
indossava un grembiule bianco, parlava bene l'italiano;
ogni tanto faceva qualche battuta scherzosa, senza però
urtare minimamente la suscettibilità di nessuno.
Ci disse che a noi italiani spiegava a voce, mentre ai
turisti tedeschi dava dei depliant, poiché non
conosceva il tedesco. Ci ha mostrato moltissimi prodotti!
Ha illustrato le proprietà curative di vari prodotti
d'erboristeria, un estratto da respirare per chi soffre
di raffreddore e di una pomata per distorsioni o mal di
schiena. A questo punto alcuni dei presenti, me compreso,
si scoprirono le spalle per farsi massaggiare con questo
prodotto. Ognuno dette una mancia ai massaggiatori. Ci
ha poi mostrato uno stick facendolo passare sul palmo
delle mani a signore e signorine volontarie. Si poteva
stabilire, secondo come cambiava colore, se la donna era
brillante, pimpante oppure aveva le batterie scariche.
Mi ricordo il viso di una ragazza alla quale disse che
aveva le batterie un tantino scariche! La giovane rimase
un po' delusa. Non mancava l'henné una polvere
usata da millenni per il trucco femminile. Alla fine i
commessi passavano per consegnare ciò che ognuno
aveva acquistato. Noi abbiamo comprato una boccetta d'olio
d'Argan, ottimo per i massaggi e una sostanza che, messa
in un fazzoletto, strofinata e respirata, calma le infiammazioni
nasali. Questa all'erboristeria è stata una sosta
veramente piacevole e rilassante! Ci siamo divertiti molto;
quando si tratta di vendere qui nel Maghreb ogni rivendita
è un palcoscenico e i commercianti diventano attori
consumati!
Percorriamo poi la Piazza Jama el Fna (convegno dei defunti)
che è il cuore pulsante della città, il
luogo più vivo di Marrakech; una folla multicolore
e multietnica rende la piazza diversa a seconda delle
ore del giorno. Il mattino è pressoché vuota,
sembra una normale piazza; il pomeriggio inizia a riempirsi
di bancarelle, ambulanti. La sera è unica: ammaestratori
di serpenti, di scimmie, caratteristici venditori d'acqua,
danzatori, acrobati, maghi guaritori, scrivani pubblici,
venditori ambulanti rappresentano un colorito spettacolo
unico e indimenticabile. Singolari sono i venditori d'acqua.
"C'è persino chi toglie i denti!" ci
dice la guida. A sera inoltrata si leva il fumo prodotto
da chi cuoce o scalda le vivande. La guida ci ha detto:
"Per trovare una piazza simile a questa bisogna andare
in India, in Africa non c'è". La guida ci
assicura che alla fine ognuno si occupa di sistemare i
propri rifiuti, non vengono lasciate in giro lattine,
bottiglie o cartacce.
Marrakech è il crocevia di diverse strade africane,
quindi luogo d'incontro e di scambio di merci dalla notte
dei tempi. Mi sembra di vedere una carovana con cammelli
e uomini che si dissetano, riposano si divertono finalmente
dopo centinaia di chilometri percorsi nel cuore del Sahara
sotto il sole ardente. Dalla notte dei tempi, sarà
accaduto che qualcuno sbagliando la pista è quindi
rimasto nel deserto inospitale più del dovuto.
La bella città di Marrakech sarà apparsa
come un miraggio!
Ad un'ora d'auto da Marrakech vi è Oukaimden, un'importante
località sciistica sull'Atlante.
La Piazza Jama el Fna è un luogo da visitare assolutamente
per comprendere il paese di ieri e di oggi. Agadir è
una cittadina moderna, i contrasti, i colori e gli odori
del vero Marocco si scoprono solo a Marrakech. Consiglio
di visitare questa città con un'ottima guida o
con un'escursione organizzata; i souk sono troppo caotici
per girare da soli.
Ultima tappa della nostra escursione è la cena
in un tipico locale marocchino, molto caratteristico.
Le vivande sono buone; allietano la serata danze del ventre
con musiche tipiche. Salah, la nostra guida, scherzando
ci ha confidato di avere un sogno: sposare una ragazza
giamaicana e trascorrere la luna di miele in Italia.
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