Alla scoperta del Marocco

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di Eno Santecchia

Marrakech/ segue
Durante la faticosa attraversata dei souk, la guida ci ha portato in un laboratorio d'erboristeria, del quale però non sono riuscito a notare l'insegna. Ci hanno fatto accomodare su alcune panche disposte in circolo in una bella stanza. Sulle mensole e scaffali vi sono vasi in vetro contenenti radici, piante ed estratti d'erboristeria. Il presentatore, assistito da alcuni giovani aiutanti, parlando un discreto italiano ci ha mostrato le principali erbe usate in erboristeria, spiegandoci chiaramente le proprietà curative e i vari usi. Il presentatore indossava un grembiule bianco, parlava bene l'italiano; ogni tanto faceva qualche battuta scherzosa, senza però urtare minimamente la suscettibilità di nessuno. Ci disse che a noi italiani spiegava a voce, mentre ai turisti tedeschi dava dei depliant, poiché non conosceva il tedesco. Ci ha mostrato moltissimi prodotti! Ha illustrato le proprietà curative di vari prodotti d'erboristeria, un estratto da respirare per chi soffre di raffreddore e di una pomata per distorsioni o mal di schiena. A questo punto alcuni dei presenti, me compreso, si scoprirono le spalle per farsi massaggiare con questo prodotto. Ognuno dette una mancia ai massaggiatori. Ci ha poi mostrato uno stick facendolo passare sul palmo delle mani a signore e signorine volontarie. Si poteva stabilire, secondo come cambiava colore, se la donna era brillante, pimpante oppure aveva le batterie scariche. Mi ricordo il viso di una ragazza alla quale disse che aveva le batterie un tantino scariche! La giovane rimase un po' delusa. Non mancava l'henné una polvere usata da millenni per il trucco femminile. Alla fine i commessi passavano per consegnare ciò che ognuno aveva acquistato. Noi abbiamo comprato una boccetta d'olio d'Argan, ottimo per i massaggi e una sostanza che, messa in un fazzoletto, strofinata e respirata, calma le infiammazioni nasali. Questa all'erboristeria è stata una sosta veramente piacevole e rilassante! Ci siamo divertiti molto; quando si tratta di vendere qui nel Maghreb ogni rivendita è un palcoscenico e i commercianti diventano attori consumati!
Percorriamo poi la Piazza Jama el Fna (convegno dei defunti) che è il cuore pulsante della città, il luogo più vivo di Marrakech; una folla multicolore e multietnica rende la piazza diversa a seconda delle ore del giorno. Il mattino è pressoché vuota, sembra una normale piazza; il pomeriggio inizia a riempirsi di bancarelle, ambulanti. La sera è unica: ammaestratori di serpenti, di scimmie, caratteristici venditori d'acqua, danzatori, acrobati, maghi guaritori, scrivani pubblici, venditori ambulanti rappresentano un colorito spettacolo unico e indimenticabile. Singolari sono i venditori d'acqua. "C'è persino chi toglie i denti!" ci dice la guida. A sera inoltrata si leva il fumo prodotto da chi cuoce o scalda le vivande. La guida ci ha detto: "Per trovare una piazza simile a questa bisogna andare in India, in Africa non c'è". La guida ci assicura che alla fine ognuno si occupa di sistemare i propri rifiuti, non vengono lasciate in giro lattine, bottiglie o cartacce.
Marrakech è il crocevia di diverse strade africane, quindi luogo d'incontro e di scambio di merci dalla notte dei tempi. Mi sembra di vedere una carovana con cammelli e uomini che si dissetano, riposano si divertono finalmente dopo centinaia di chilometri percorsi nel cuore del Sahara sotto il sole ardente. Dalla notte dei tempi, sarà accaduto che qualcuno sbagliando la pista è quindi rimasto nel deserto inospitale più del dovuto. La bella città di Marrakech sarà apparsa come un miraggio!
Ad un'ora d'auto da Marrakech vi è Oukaimden, un'importante località sciistica sull'Atlante.
La Piazza Jama el Fna è un luogo da visitare assolutamente per comprendere il paese di ieri e di oggi. Agadir è una cittadina moderna, i contrasti, i colori e gli odori del vero Marocco si scoprono solo a Marrakech. Consiglio di visitare questa città con un'ottima guida o con un'escursione organizzata; i souk sono troppo caotici per girare da soli.
Ultima tappa della nostra escursione è la cena in un tipico locale marocchino, molto caratteristico. Le vivande sono buone; allietano la serata danze del ventre con musiche tipiche. Salah, la nostra guida, scherzando ci ha confidato di avere un sogno: sposare una ragazza giamaicana e trascorrere la luna di miele in Italia.

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