Mdonya è il nome di un fiume che scorre in Ruaha
il secondo parco nazionale della Tanzania per dimensione e probabilmente
il più selvaggio.
Mdonya è anche il nome di un piccolo campo immerso nella magica
atmosfera del bush africano, sono otto tende che si affacciano sul vecchio
letto del fiume che ormai ha preso unaltra
direzione poco distante da qui.
E un campo piccolo che ricorda i campi di caccia dei tempi delle
grandi avventure nel continente nero, è un campo nel quale gli uomini
non hanno maggior diritti degli animali, dove la vita scorre senza bisogno
di tante piccole cose che ci sembrano diventate necessarie, un campo dove
i ritmi sono quelli che la natura ha stabilito in milioni di anni.
Ci sono pochi posti dove ci si possa ormai immergere in un mondo incontaminato
sentendosi in sintonia con esso, sentendosi parte di esso, ci sono pochi
posti dove non si sente il bisogno di luce elettrica, dove un fuoco vale
più di mille interruttori, questo è uno di quei posti.
Un posto dove si può mangiare osservando il susseguirsi della vita
della savana, dove si può sedere osservando i bufali e gli elefanti
mangiare o i leoni venire a bere, dove la notte si è cullati dal
concerto dato dai tanti animali selvaggi che ci circondano.
Questo è Mdonya old river camp.
22 agosto 2004 Siamo
nella stagione secca in questo periodo (da giugno a dicembre), sebbene
qualche goccia di pioggia sia caduta alcuni giorni fa, fenomeno davvero
inusuale. Ad ogni modo tutti gli animali sono concentrati lungo il fiume,
e le sorgenti vicino al campo. Solamente nella foresta che ci circonda
abbiamo circa 300 bufali (ieri sera erano tutti di fronte alle tende),
70 elefanti, 50 zebre, 60 giraffe, svariate centinaia di impala, molti
kudu, 8 leoni (questa mattina ruggivano nel campo) e molti altri animali.
Avendo ora internet, da questanno vi aggiornero sugli avvenimenti
del campo, inviandovi immagini dei nostri amici. In questo caso la bellissima
giovane femmina di fianco alla tenda è Francesca, la mia compagna
per la notte
e non solo
13 settembre 2004 Questa
mattina 7 leoni hanno ucciso un impala tra il campo e la residenza dello
staff e poi sono venuti a bere alla pozzettina degli uccellini davanti
alla dining tent. Hanno passato tutto il giorno al campo e solo ora, alle
17 se ne sono andati...
18 settembre 2004 Questa
mattina alle 7 i ragazzi del campo mi vengono a chiamare dicendo "mchaka
mchaka", sono corso fuori dalla tenda come un razzo, in due secondi ero
vestito e pronto ad andare. Salim uno dei driver era gia' partito con l'altra
macchina e ne stava seguendo uno, io ero dietro e ci tenevamo in contatto
via radio. Quando ne ho visti circa 6 o 7 andare nella boscaglia fitta.
Li ho seguiti attraverso una mandria di bufali e poi hanno attraverato
il fiume di sabbia. Era troppo scosceso per me e sono tornato alla strada,
quando Salim mi chiamato dicendo che ne aveva avvistati altri 15. Sono
arrivato mentre stavano finendo di mangiare un impala, poi si e' sentito
il richiamo hoop hoop e tutti i licaoni sono partiti e hanno attraversato
pure loro il fiume. In tutto piu' di 20 licaoni, li ho riconosciuti subito,
sono il pack Kipepeo. Sono tornati! Era da un po' che non li vedevamo.
Sfortunatamente il gruppo di clienti al campo non e' riuscito a prepararsi
abbastanza in fretta per riuscire a vederli con la macchina, ma li avevano
gia' visti comodamente dalla tenta mentre inseguivano un gruppo di impala
nell'avvallamento di fronte al campo... Ad ogni modo, mentre li cercavano
in macchina hanno visto un leone e una iena.
20 settembre 2004 Ieri notte
eravamo a cena con 12 clienti, abbiamo sentito gli impala dare lallarme,
siamo quindi usciti dalla luce data dalle lanterne a petrolio per vedere
cosa stesse succedendo, a meno di venti metri da noi cerano sette
leoni, stavano bevendo quella poca acqua che è rimasta nella piccola
pozza di fronte al campo. Hanno bevuto per una decina di minuti e poi si
sono pigramente addormentati, lasciandoci affascinati ad osservarli. Si
alzavano di quando in quando facendo pochi metri strofinandosi muso contro
muso per poi rimettersi a dormire, poi dopo circa unora si sono mossi
definitivamente, probabilmente alla ricerca di cibo. Stamattina potevamo
ancora sentirli ruggire ad un paio di chilometri da qua.
4 ottobre 2004 Ore 16.45,
per gli inglesi ora del te. Una mandria di bufali corre davanti al campo,
alzo lo sguardo e mentre li vedo correre penso: leone. Infatti, passata
la mandria, dietro agli ultimi bufali in coda, un leone maschio in corsa.
Davanti al lounge cattura un piccolo di bufalo, di pochi mesi e in un attimo
e' fatta... Lo trascina nei cespugli fitti e riprende fiato. Ora sta calando
il buio e i leone stava ancora mangiando. Per oggi è andata, ma
un piccolo di bufalo non basta per molto, domani si vedra'.
16/22 ottobre 2004 Questo
è il racconto di una settimana particolare, una settimana ricca
di visite al nostro piccolo campo. Sabato: eravamo tutti intorno al fuoco
per il nostro aperitivo tradizionale prima di andare a cena, io e tutti
i clienti, si chiacchierava quando qualcuno ha illuminato il letto del
fiume proprio davanti a noi, ci sono due honey badger, tassi del miele
in italiano che con passo tranquillo ma deciso si muovono in cerca di cibo.
È una vista meravigliosa. Dopo cena i clienti stanchi pr la lunga
giornata si ritirano a dormire, io scrivo alcune e mail, improvvisamente
sento i bufali muggire, vado a vedere cosa succede e scorgo tre leonesse
che corrono, mi passano a 10 m e spariscono dietro le tende. Domenica:sempre
sera, sempre prima di cena, i ragazzi mi chiamano e dal sentiero di fronte
al lounge vediamo un grosso leone maschio attraversare il letto del fiume
e dirigersi verso lo staff quarter, lo sentiremo ruggire tutta la notte.
Lunedì: ancora una volta di sera, ancora un honey badger, lo trovo
che sta scavando di fronte alla tenda 4, appena mi vede si rifugia nel
termitaio dentro al grosso albero che fa' ombra alla tenda, almeno adesso
so dove abita. Martedì:questa volta tocca ad un altro animale notturno,
è un istrice che ci attraversa il sentiero dietro la cucina,è
un po spaventato e alza tutte le sue spine che effettivamente paiono
abbastanza temibili, così facendo raddoppia anche il suo volume,
è bellissimo Mercoledì: una giornata tranquilla, solo bufali
ed elefanti. Giovedì: questa volta la sorpresa arriva di giorno,
due bushbuck, maschi passano un paio d'ora a brucare i pochi sterpi rimasti
nell'alveo asciutto del fiume, sono meravigliosi, con le loro corna tortili
e la macchie bianche sul pelo fulvo. Venerdi: la settimana finisce come
era iniziata, i due honey badger ci fanno visita ancora, scavano e riscavano
a 20 metri da noi per poi dileguarsi caracollando con la loro buffa andatura
nella notte non sempre la settimana è cosi ricca, ma ogni giorno
è comunque una sorpresa.
Metà novembre
Questa volta devo raccontare un evento che non riguarda gli animali. Qualche
giorno fa abbiamo visto un grosso fumo salire alle spalle del campo, ci
siamo precipitati e dopo appena un paio di chilometri abbiamo
visto un grosso fuoco. Abbiamo subito capito che non potevamo fare nulla
per fermarlo.
Quando le fiamme sono divenute visibili a 200 metri dalla strada di accesso
al campo, ci siamo consigliati tra noi e abbiamo deciso di combattere il
fuoco col fuoco. Armati di fiammiferi abbiamo iniziato a bruciare l'erba
secca al di là della strada che è di fatto la nostra linea
tagliafuoco. Dopo sei ore siamo riusciti a creare tutto intorno al campo
una fascia di sicurezza di terreno bruciato dove il fuoco non avrebbe più
potuto passare.
Erano ormai le sette di sera, ma non volevamo lasciare nulla al caso per
cui ci siamo divisi in gruppi di due persone e abbiamo organizzato delle
ronde di un'ora per ciascuno in modo da controllare con la macchina il
perimetro del campo per tutta la durata della notte.
E' stata dura ma alla fine siamo riusciti a fermare il fuoco dal nostro
lato e questo grazie ad un gruppo di ragazzi, lo staff di Mdonya che si
sono dimostrati esperti ed affidabili. Dall'altro lato il fuoco si è
propagato e ancora oggi possiamo vederlo prosperare sulle colline dietro
il campo ma ormai lontano.
E' stata una giornata strana che era cominciata in modo straordinario,
un leopardo di notte aveva ucciso un impala davanti alla tenda di Malcolm.
Il parco in generale in questo periodo è letteralmente entusiasmante,
si vede di tutto, mediamente più di venti leoni al giorno, basti
pensare che due clienti nelle ultime 24 ore hanno visto 60 leoni e un leopardo
che è rimasto sul baobab sopra la macchina per un quarto d'ora.
Tutti gli animali sono vicini alla poca acqua rimasta, è secchissimo,
aspettiamo la pioggia.
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