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Le isole della memoria con l’aria narcotica
(Mozambico - estate 2005)

di Renato Civitico  

Adagio, adagio passeggio tra queste strade, mentre è sera e il mare ritirandosi sta liberando nuova terra alla mia vista. All’orizzonte il sole tramonta, trasformando i colori vivi della giornata in tonalità più tenue. Il profumo del mare diminuisce d’intensità, mentre sale nell’aria l’odore della terra imbevuta d’acqua. Ed è un odore di alghe, di mangrovie e di pozze d’acqua ad invadere l’ambiente circostante. A quest’ora il colore grigio della terra emersa invade lo spazio dell’acqua, ed un nuovo panorama si presenta al mio sguardo, un paesaggio innaturale quasi lunare. Ora ho un ampia distesa davanti e terra grigia alla mia vista, e se qualcuno mi chiedesse un nome a tutto questo spettacolo naturale non saprei trovarne uno. Al mattino tutto torna lentamente come prima, e la giornata si rianima con le sue attività. I capitani aspettano le maree favorevoli, evitando le secche e i banchi sabbiosi, per poter scaricare uomini e merci sulle spiagge. I colori tornano con prepotenza ad invadere la vita quotidiana, così come la vita nel vecchio mercato. A quest’ora del giorno ci sono poche persone e da dietro i banchi alcune donne dai lunghi vestiti sgargianti mi guardano sconsolate, mentre attraverso la via senza comprare nulla. Al mattino ritrovo un mondo che si è rigenerato dopo la quiete notturna, il grigio serale è stato nuovamente sostituito dai colori. L’acqua scivolando su se stessa ha riportato profumi, rumori e nuove sensazioni, che come sempre all’alba son leggere come piume…" (continua) Non è un caso che Ilha sia stata dichiarata negli anni passati dall’Unesco, un luogo da difendere, un patrimonio per l’umanità. I suoi antichi edifici e la memoria storica che custodisce sono luoghi importanti che hanno bisogno di aiuto per poter continuare a sopravvivere. Alcune nazioni estere hanno promesso un finanziamento, ed ora si attende che i primi lavori possano iniziare per consolidare e restaurare gran parte di questi edifici. Purtroppo per molti anni l’incuria ha prevalso, da quando i vecchi proprietari hanno lasciato le loro abitazioni, nessuno si è più preoccupato di preservare quest’immenso patrimonio dall’abbandono, ed ora è necessario un grosso lavoro di risanamento. Recentemente è stato creato il parco nazionale delle isole Querimba, capitanato e coordinato dal W.W.F.

Segue...

 

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