continentenero viaggi in africa
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La scheda del viaggio

Quote

Per un gruppo di 2-3 viaggiatori
con autista-guida di lingua francese

2.934 €
Supplemento TL parlante italiano: 76 € al giorno

Per un gruppo di 4-6 viaggiatori
con accompagnatore di lingua italiana

2.250 €

Quote per persona in camera doppia

Prezzi validi salvo periodi di media e alta stagione

ALTA STAGIONE
Suppl. aereo alta stagione variabile a seconda della data di partenza e del momento della prenotazione.

Supplemento aereo alta stagione: 250 €

Supplemento singola: 250 €

Le quote comprendono voli intercontinentali effettuati con Air France o Royal Air Maroc

La quota comprende inoltre Tutti gli spostamenti, la guida, le visite, pasti e pernottamenti come indicato da programma.

La quota non comprende
Cena giorno 1, cena giorno 9 e tutte le bevande, tasse aeroportuali (286 euro) e assicurazione di viaggio (91)


ALBERGHI
Giorni 1 e 2 Ouagadogou Hotel Ok Inn (3 stelle)
Giorni 3 e 4 Bobo Auberge camere con climatizzazione e bagno privato
Biorno 5 Banfora Hotel Canne à Sucre camere con climatizzazione e bagno privato
Giorni 6 e 7 Gaoua Hotel Hala camere con climatizzazione e bagno privato
Giorno 8 Gaoua - Ouaga Hotel Ok Inn (3 stelle)
Giorno 9 Ouagadougou
Camera in day use

TRASPORTI
minibus o 4x4.

VISTI
Per il Burkina ad un ingresso.

VACCINAZIONI
Febbre gialla: obbligatoria.
Profilassi antimalarica: altamente consigliata.

L'itinerario



Validità Quote: 2016

Quote indicative basate su costi medi dei voli considerati al momento del calcolo. Le quote posso subire rincari o ribassi a seconda di offerte particolari delle compagnie aeree o di date di partenza particolari.

Cambi applicati (al 10 febbraio 2016)
1 Euro = 1,13 USD
Per variazioni superiori al 3% vanno previsti adeguamenti tariffari

BURKINA FASO - Discovery
TOUR GUIDATO - 10 giorni 9 notti

 

Giorno 1: Ouagadougou
Assistenza all’arrivo e e trasferimento all'hotel.

Giorno 2: Ouagadogou – Tiebele – Ouaga
Le case dipinte dei Gurunsi
Savane meridionali

Ouagadougou è una tipica metropoli dell'Africa Nera. Una città che non ha ancora smesso del tutto i panni del villaggio. Nonostante il cemento e l’asfalto la popolazione perpetua stili di vita dei villaggi d’origine.
Anticamente la pianta della città era centrata sul Palazzo del Moro Naba, il Grande Imperatore dei Mossi. Il Palazzo esiste ancora, ma non sembra più essere il baricentro della città. E’ stato sostituito dal Mercato Centrale, verso il quale tutte le strade confluiscono. In effetti vi affluiscono oggetti e manufatti provenienti dalle popolazioni delle savane circostanti. Vi si possono trovare: canestri di paglia intrecciata, sacchi e contenitori di pelle, tessuti artigianali dai vivaci colori, su cui spicca l'intenso blu indaco.
Visita del museo recentemente aperto e dedicato alle culture tradizionali del paese.
Partenza per le savane meridionali, dove vive la popolazione dei Gurunsi, che costruisce ed affresca grandi dimore fortificate. Presso i gurunsi i ruoli nella costruzione sono divisi secondo i sessi. Gli uomini si occupano della costruzione degli edifici. Questi sono realizzati sovrapponendo strati di argilla, supportata da pilastri ed arcate in legno. Le donne si occupano della finizione: l’impermeabilizzazione dei muri e terrazze con sterco di zebù e la realizzazione di grandi affreschi impiegando pigmenti naturali rosso, bianco e nero, sullo sfondo ocra dei muri d’argilla. I disegni geometrici di questi affreschi completano e si fondono con le linee arrotondate e rettangolari delle forme plastiche degli edifici. Ottimo esempio di “architettura sculturale” che tanto influenzò Le Couboisier.

Giorno 3: Ouagadogou – Bobo
Visite alle moschee di Ouahabou e Bobo
A Ouahabou si ha l’opportunità di vedere uno dei più begli esempi d’architettura sudanese. El Hadji Karantho Mahamadou fondà il villaggio nel 1815. Dopo quindici anni costruì la bella moschea. Il materiale utilizzato é molto “povero“: qualche trave e soprattutto dell’argilla. Niente altro, ma sufficiente per produrre un capolavoro, quando l’occhio e la mano dell’operaio sono quelle di un artista.
Bella città africana, Bobo Dioulasso é la più verde delle città del Burkina Faso. Numerosi quartieri hanno mantenuto un’atmosfera coloniale. La stazione ferroviaria in stile neo-moresco sembra uscita da un film su Atlantide. Di tutt’altro genere la vecchia moschea in puro stile sudanese e i quartieri limitrofi. Nel 1891 l’esploratore francese Crozat, descrivendo il ruolo commerciale di Bobo, diceva: “Le carovane del sud vi portano le noci di cola e i tessuti, quelle del nord vi arrivano cariche di sale, quelle dell’est vi portano utensili in ferro e le perline di vetro, mentre l’oro arriva dal paese dei Lobi”.
Bobo è anche crocevia d’arte e di musica Durante il giorno gli antiquari offrono begli esemplari di maschere in legno: farfalle, gufi, caimani, sole... Decoro e simbolismo religioso gratificano lo sguardo. La notte, i “maquis” ed i bar risuonano di ritmi tradizionali che ormai occupano un posto di rilievo nel panorama internazionale della world music.

Giorno 4: Bobo
Uscita di maschere bwaba
Ritorno a Bobo e seguito della visita della città.
In un piccolo villaggio assisteremo all'uscita delle maschere Bobo-Bwa. Alte più di due metri e di bella fattura le "maschere piatte" dei Bobo-Bwa sono bianche con disegni geometrici neri e rossi. Sono fra le più spettacolari del Burkina Faso. Alcune maschere eseguono con l'aiuto di altri personaggi delle vere "pièce" teatrali.
I Bwa del Burkina Faso sono dei coltivatori delle savane. La loro società è divisa in corporazioni claniche: i contadini, i fabbri ed i griot (cantastorie incaricati della trasmissione degli eventi del passato). La maggior parte dei Bwa sono rimasti fedeli alla religione tradizionale. Le maschere sono regolarmente impiegate nella celebrazione di miti.

Giorno 5: Bobo – Banfora
Banfora: il mercato e dintorni: i picchi di Fabedougou, il lago di Tengrela.
Banfora, definita « città giardino » è celebre per il suo mercato, probabilmente il più ricco del paese in prodotti d’artigianato. In effetti le popolazioni locali (Gouin, Karaboro e Turka) sono famosi produttori di lavori in rafia, terracotta e tessuto.
Nei dintorni di Banfora avremo modo di apprezzare i « domes » di Fabedougou e le cascate di Kerfiughela.

Giorni 6 & 7: Gaoua
I Senoufo, Lobi e Dagarti
Giornate interamente dedicate alla scoperta dei Senoufo, Lobi e Dagarti
In particolare, i Lobi del Burkina sono il gruppo più chiuso di questa etnia, distribuita in Burkina, Ghana e Costa d’Avorio. I Lobi del Burkina sono anche quelli che hanno i villaggi più caratteristici e che, grazie alla loro attitudine chiusa, hanno mantenuto inalterate le loro tradizioni. Gli uomini si spostano ancora armati d’arco e frecce; le donne anziane portano dei piccoli dischi labiali. Ogni famiglia allargata vive in una grande costruzione in argilla. I Lobi ancor oggi scolpiscono delle belle statue destinate al culto degli antenati. Durante le nostre visite saremo accompagnati da una guida parlante la lingua lobi, condizione indispensabile per riuscire a superare la chiusura intrinseca di questa popolazione.

Giorno 8: Gaoua – Ouagadougou
I coccodrilli sacri di Sabou
Ouaga: il centro artigianale
A Sabou visita al lago dei coccodrilli. Una leggenda narra della protezione offerta da un coccodrillo al primo abitante della regione. Da allora i coccodrilli godono della venerazione dei locali, che offrono loro dei sacrifici quotidiani. Colpisce questo rispetto reciproco tra la popolazione ed i coccodrilli. Una specie di gemellaggio che si radica nel mondo degli spiriti e che si rende concreto in “mansuetudine” da parete dei coccodrilli e prodigalità di sacrifici da parte della gente.
Ouagadougou: in periferia, proprio accanto ai quartieri fieristici dell’Expo dedicata all’artigianato africano, centro artigianale in cui veri e propri artisti producono, espongono e vendono il risultato del loro lavoro.

Giorno 9: Ouagadougou
Il Museo di Manega
Free time e trasferimento all’aeroporto, assistenza all’imbarco
A Ouagadougou si può visitare il museo di Manega, tra i più bei centri culturali dell’Africa Occidentale. Un museo che espone pezzi d’arte reinserendoli nel contesto della vita del villaggio. L’arte africana è funzionale, « utile ». Manega vuole ristabilire il legame intrinseco tra la produzione dell’artista ed il background, dove si radica la sua ispirazione.

Giorno 10: Volo Burkina Faso - Italia
Volo intercontinentale di rientro verso l'Italia dove si giungerà in tarda mattinata

 

 

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