BURKINA FASO - Discovery
TOUR GUIDATO - 10 giorni 9 notti
Giorno 1: Ouagadougou
Assistenza all’arrivo e e trasferimento all'hotel.
Giorno 2: Ouagadogou – Tiebele – Ouaga
Le case dipinte dei Gurunsi
Savane meridionali
Ouagadougou è una tipica metropoli dell'Africa Nera. Una città che non ha ancora smesso del tutto i panni del villaggio. Nonostante il cemento e l’asfalto la popolazione perpetua stili di vita dei villaggi d’origine.
Anticamente la pianta della città era centrata sul Palazzo del Moro Naba, il Grande Imperatore dei Mossi. Il Palazzo esiste ancora, ma non sembra più essere il baricentro della città. E’ stato sostituito dal Mercato Centrale, verso il quale tutte le strade confluiscono. In effetti vi affluiscono oggetti e manufatti provenienti dalle popolazioni delle savane circostanti. Vi si possono trovare: canestri di paglia intrecciata, sacchi e contenitori di pelle, tessuti artigianali dai vivaci colori, su cui spicca l'intenso blu indaco.
Visita del museo recentemente aperto e dedicato alle culture tradizionali del paese.
Partenza per le savane meridionali, dove vive la popolazione dei Gurunsi, che costruisce ed affresca grandi dimore fortificate. Presso i gurunsi i ruoli nella costruzione sono divisi secondo i sessi. Gli uomini si occupano della costruzione degli edifici. Questi sono realizzati sovrapponendo strati di argilla, supportata da pilastri ed arcate in legno. Le donne si occupano della finizione: l’impermeabilizzazione dei muri e terrazze con sterco di zebù e la realizzazione di grandi affreschi impiegando pigmenti naturali rosso, bianco e nero, sullo sfondo ocra dei muri d’argilla. I disegni geometrici di questi affreschi completano e si fondono con le linee arrotondate e rettangolari delle forme plastiche degli edifici. Ottimo esempio di “architettura sculturale” che tanto influenzò Le Couboisier.
Giorno 3: Ouagadogou – Bobo
Visite alle moschee di Ouahabou e Bobo
A Ouahabou si ha l’opportunità di vedere uno dei più begli esempi d’architettura sudanese. El Hadji Karantho Mahamadou fondà il villaggio nel 1815. Dopo quindici anni costruì la bella moschea. Il materiale utilizzato é molto “povero“: qualche trave e soprattutto dell’argilla. Niente altro, ma sufficiente per produrre un capolavoro, quando l’occhio e la mano dell’operaio sono quelle di un artista.
Bella città africana, Bobo Dioulasso é la più verde delle città del Burkina Faso. Numerosi quartieri hanno mantenuto un’atmosfera coloniale. La stazione ferroviaria in stile neo-moresco sembra uscita da un film su Atlantide. Di tutt’altro genere la vecchia moschea in puro stile sudanese e i quartieri limitrofi. Nel 1891 l’esploratore francese Crozat, descrivendo il ruolo commerciale di Bobo, diceva: “Le carovane del sud vi portano le noci di cola e i tessuti, quelle del nord vi arrivano cariche di sale, quelle dell’est vi portano utensili in ferro e le perline di vetro, mentre l’oro arriva dal paese dei Lobi”.
Bobo è anche crocevia d’arte e di musica Durante il giorno gli antiquari offrono begli esemplari di maschere in legno: farfalle, gufi, caimani, sole... Decoro e simbolismo religioso gratificano lo sguardo. La notte, i “maquis” ed i bar risuonano di ritmi tradizionali che ormai occupano un posto di rilievo nel panorama internazionale della world music.
Giorno 4: Bobo
Uscita di maschere bwaba
Ritorno a Bobo e seguito della visita della città.
In un piccolo villaggio assisteremo all'uscita delle maschere Bobo-Bwa. Alte più di due metri e di bella fattura le "maschere piatte" dei Bobo-Bwa sono bianche con disegni geometrici neri e rossi. Sono fra le più spettacolari del Burkina Faso. Alcune maschere eseguono con l'aiuto di altri personaggi delle vere "pièce" teatrali.
I Bwa del Burkina Faso sono dei coltivatori delle savane. La loro società è divisa in corporazioni claniche: i contadini, i fabbri ed i griot (cantastorie incaricati della trasmissione degli eventi del passato). La maggior parte dei Bwa sono rimasti fedeli alla religione tradizionale. Le maschere sono regolarmente impiegate nella celebrazione di miti.
Giorno 5: Bobo – Banfora
Banfora: il mercato e dintorni: i picchi di Fabedougou, il lago di Tengrela.
Banfora, definita « città giardino » è celebre per il suo mercato, probabilmente il più ricco del paese in prodotti d’artigianato. In effetti le popolazioni locali (Gouin, Karaboro e Turka) sono famosi produttori di lavori in rafia, terracotta e tessuto.
Nei dintorni di Banfora avremo modo di apprezzare i « domes » di Fabedougou e le cascate di Kerfiughela.
Giorni 6 & 7: Gaoua
I Senoufo, Lobi e Dagarti
Giornate interamente dedicate alla scoperta dei Senoufo, Lobi e Dagarti
In particolare, i Lobi del Burkina sono il gruppo più chiuso di questa etnia, distribuita in Burkina, Ghana e Costa d’Avorio. I Lobi del Burkina sono anche quelli che hanno i villaggi più caratteristici e che, grazie alla loro attitudine chiusa, hanno mantenuto inalterate le loro tradizioni. Gli uomini si spostano ancora armati d’arco e frecce; le donne anziane portano dei piccoli dischi labiali. Ogni famiglia allargata vive in una grande costruzione in argilla. I Lobi ancor oggi scolpiscono delle belle statue destinate al culto degli antenati. Durante le nostre visite saremo accompagnati da una guida parlante la lingua lobi, condizione indispensabile per riuscire a superare la chiusura intrinseca di questa popolazione.
Giorno 8: Gaoua – Ouagadougou
I coccodrilli sacri di Sabou
Ouaga: il centro artigianale
A Sabou visita al lago dei coccodrilli. Una leggenda narra della protezione offerta da un coccodrillo al primo abitante della regione. Da allora i coccodrilli godono della venerazione dei locali, che offrono loro dei sacrifici quotidiani. Colpisce questo rispetto reciproco tra la popolazione ed i coccodrilli. Una specie di gemellaggio che si radica nel mondo degli spiriti e che si rende concreto in “mansuetudine” da parete dei coccodrilli e prodigalità di sacrifici da parte della gente.
Ouagadougou: in periferia, proprio accanto ai quartieri fieristici dell’Expo dedicata all’artigianato africano, centro artigianale in cui veri e propri artisti producono, espongono e vendono il risultato del loro lavoro.
Giorno 9: Ouagadougou
Il Museo di Manega
Free time e trasferimento all’aeroporto, assistenza all’imbarco
A Ouagadougou
si può visitare il museo di Manega, tra i più bei centri culturali dell’Africa Occidentale. Un museo che espone pezzi d’arte reinserendoli nel contesto della vita del villaggio. L’arte africana è funzionale, « utile ». Manega vuole ristabilire il legame intrinseco tra la produzione dell’artista ed il background, dove si radica la sua ispirazione.
Giorno 10: Volo Burkina Faso - Italia
Volo intercontinentale di rientro verso l'Italia dove si giungerà in tarda mattinata
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