GHANA E TOGO - Dipo festival
Festival d’iniziatione, vudù, culture tradizionali
TOUR GUIDATO - 15 giorni 14 notti
Giorno 1: Accra
Assistenza all’arrivo in aeroporto e trasferimento in Hotel
Giorno 2: Accra
Interessante città africana, in rapida evoluzione, Accra ha saputo conservare un’identità, che si riflette nei quartieri moderni, come anche in quelli vecchi, dove si moltiplicano le attività tradizionali.
I verdeggianti quartieri amministrativi, composti da eleganti ville della prima metà del Novecento, ci ricordano che questa fu la più prosperosa delle colonie britanniche d’ Africa. Particolarmente interessante il Museo Nazionale, realizzato per comparare l’arte tradizionale del Ghana con quella dell’intero continente africano e per lo sviluppo della produzione artistica moderna.
Di fronte all’oceano si organizza la vita del quartiere indigeno: un villaggio circondato da una città! Qui le attività economiche seguono criteri ben diversi da quelli che governano la city, distante solamente qualche centinaio di metri.
Visita del quartiere dove abitano i fabbricanti di sarcofagi, dalle forme “fantasy”. Con estro escono fuori dalle loro mani bare a forma di frutti, pesci, aerei, animali... Questi prodotti potrebbero far bella figura in qualsiasi centro d’arte moderna.
Visita d’Aburi e del suo giardino botanico, costruito dagli inglesi durante l’epoca coloniale. Questo giardino è posto in cima ad una montagna, immerso nella foresta. Gli edifici dallo stile coloniale, gli alberi giganteschi e la nebbia quasi perenne ci trasportano in un’atmosfera fuori del tempo.
Notte in hotel.
Giorni 3 e 4: Iniziazione Dipo
“Una delle più spettacolari cerimonie d’iniziazione dell’Africa. Dove la murrina ha un potere magico: far sbocciare dalla bambina la donna” (Gulliver, agosto 2004)
La regione Krobo è famosa per la sua produzione di perline che hanno largo spazio nella decorazione e nel culto locale.
Prova n’è la profusione di perline utilizzate durante l’iniziazione Dipo, a cui assisteremo.
Dipo è il periodo in cui le ragazze Krobo vengono iniziate al ruolo di donna (sposa e madre) presso la cultura Krobo.
Si tratta di un momento in cui il villaggio è trasfigurato: colori, ritmi, emozioni offriranno l’opportunità di un’esperienza indimenticabile.
Notti in hotel.
Giorno 5: Nella terra dei vudu’
Passaggio della frontiera con il Togo.
In tutta la regione del litorale del Benin e del Togo, il vudu è la religione tramandata dagli antenati ed è praticata con fervore. Quest’esperienza religiosa è molto più ricca e complessa dei cliché diffusi in Europa, secondo i quali il vudù non sarebbe altro che una bassa forma di magia nera. Si tratta invece di una religione che da’ senso e ordine alla vita di milioni di persone, qui e altrove nel mondo. Ci spostiamo in “brousse” alla scoperta di questo culto.
Visiteremo la casa di un guaritore tradizionale. I popoli che incontriamo nel nostro viaggio hanno soluzioni complesse, fondate su una visione “semplice” dell’uomo. La loro antropologia associa strettamente il materiale e lo spirituale. Niente da stupirsi allora se la malattia fisica è curata tenendo conto anche dello spirito. Il nostro guaritore tratta i suoi malati a base d’erbe e sacrifici sui vari altari che riempiono la sua corte. Parleremo con lui; lo assisteremo nel suo lavoro; incontreremo i pazienti. In un villaggio assisteremo ad una celebrazione vudù. Durante la cerimonia puo’ succedere che tra suoni di tamtam e canti tale o tale Vudù s’impossessi d’alcuni adepti, dando luogo ad autentiche manifestazioni di trance.
Notte in hotel.
Giorno 6: Arte ed artigianato
Visita al mercato dei feticci di Lome, dove sono messi in vendita gli ingredienti dei sacrifici vudù. E' qui che i vari adepti dell'animismo locale vengono a comprare gli elementi necessari per i loro culti. I responsabili del mercato ci mostreranno alcuni «gri-gri» prodotti per risolvere i problemi della vita di tutti i giorni.
Lome è una città ordinata : da una parte il calmo quartiere amministrativo, dove si lasciano ammirare alcuni begli immobili in stile coloniale ; dall’altra il vivace quartiere degli affari, dominato dal mercato centrale, che visiteremo.
A Lome ci sono ampie possibilità di shopping, i nostri veicoli saranno a disposizione per accompagnarvi alla ricerca di:
- arte tribale ed antiquariato
- artigianato
- esempi di pittura contemporanea della scuola togolese che comincia ad essere conosciuta ed apprezzata nelle gallerie europee e statunitensi,
- oggetti degni di apparire nelle collezioni d’arte popolare, come i colorati pannelli "pubblicitari" dei coiffeur di strada.
Proseguimento verso la montagna di Kloto.
Notte in hotel.
Giorno 7 : Alberi giganti e… insetti minuscoli!
Seguiremo un sentiero attraverso un paesaggio di valli selvagge, camminando nella misteriosa penombra della foresta. Le popolazioni locali, attraverso le conoscenze tramandate da padre in figlio, hanno saputo trasformare la foresta da presenza ostile ed impenetrabile in una realtà ricca di vita che sa proteggere e nutrire. Scopriremo le proprietà delle piante conosciute da cacciatori indigeni. Un entomologo ci aiuterà a dare un nome al minuscolo mondo degli insetti.
Siamo in territorio Ewe, che vanta l’origine della produzione dei tessuti Kente, indossati dai notabili nei giorni di festa. Vedremo i tessitori al lavoro sui loro telai tradizionali.
Trasferimento verso nord.
Dopo cena assisteremo alla danza del fuoco. Al centro del villaggio un gran fuoco illuminerà i presenti, che inizieranno le danze al ritmo incalzante dei tam-tam. Alcuni danzatori si lanceranno nelle braci, le prenderanno in mano, se ne cospargeranno il corpo, senza riportare alcuna ferita. Coraggio? Autosuggestione? Magia? difficile giustificare una tale performance. Chissà.. ? forse sono proprio gli spiriti che proteggono contro il fuoco… Bisognerebbe provare per credere e… credere per provare…
Notte in hotel
Giorno 8: Architettura d’argilla
Una pista attraverso la catena collinare dell'Atakora ci condurrà all'incontro dei Tamberma. Per ragioni di difesa hanno trovato rifugio da secoli nella catena montuosa dell'Atakora, su un territorio dall'accesso difficile che ha permesso di sfuggire a tutti gli influssi esterni e principalmente alla tratta negriere verso il nord Africa islamizzato. Secondo gli specialisti le loro origini li accomunano ai Dogon del Mali: con loro condividono una fedeltà assoluta alle proprie tradizioni animiste. Prova ne è la presenza di grandi feticci, a forma fallica, all'entrata delle loro case. Le dimore, di singolare bellezza, sono in forma di minuscoli castelli costruiti su tre piani. Architetti di avanguardia come Le Courboisier sono rimasti colpiti per la plasticità delle forme di queste dimore fortificate. Con il permesso accordatoci dagli abitanti entreremo nelle loro case per comprendere il loro stile di vita.
Notte in hotel
Giorno 9: Ferro e fuoco!!
Passeggiata sulla montagana dei Kabye. In alcuni villaggi le donne plasmano vasi di argilla e gli uomini lavorano il ferro dandogli forma con il fuoco e pesanti pietre.
Incontro con i Bassar, che hanno sviluppato e conservato tecniche tradizionali di produzione del ferro. Visiteremo un antico altoforno d'argilla e saremo introdotti alle tecniche di fusione. Conoscenze empiriche di geologia e convinzioni magiche si mescolano in questa forma arcaica di siderurgia, diventando quasi un'esperienza d'alchimia. A Bassar saremo ricevuti nel "palazzo" del capo tradizionale, la "camera del consiglio" è una grande capanna, con un alto tetto conico.
I Bassar, condividono con i vicini Kotokoli, il potere sul ferro e del fuoco. Prova n’ è l’ordalia che praticano per riconoscere la colpevolezza di chi è accusato di furto o stregoneria. L’accusatore e l’accusato immergono successivamente la mano nell’olio bollente (si’, proprio nell’olio bollente!). Il colpevole sarà investito da una vampata di fuoco che lo porterà “naturalmente” a riconoscere le proprie colpe. Se possibile, assisteremo a questa ordalia, altrimenti parleremo con testimoni che ci illustreranno tutto il processo, avendo magari subito la dura e triste realtà di un giudizio senza appelli (dura lex, sed lex!).
Notte in hotel
Giorno 10: “Streghe verso Nord...”
Passaggio della frontiera del Ghana.
La magia e la stregoneria sono realtà ancora molto sentite in Africa Nera
Nel Nord del Ghana l’intero quartiere di un villaggio é abitato dalle streghe. Le abitanti di questo quartiere sono esclusivamente donne, accusate di magia nera e scacciate dai loro villaggi. Il re del villaggio delle streghe é un mago molto potente, questo suo potere gli permette di governare le streghe e di annullare i loro pericolosi poteri rendendole socialmente accettate al resto del villaggio La visita di questo villaggio ci porterà in pieno medioevo a contatto di una realtà impressionante.....
Notte in hotel
Giorno 11: Mole
Ci troviamo sul tracciato d’antiche vie carovaniere. Mercanti del Sahel scendevano fin qui ed oltre per commerciare il sale di Timbuctù in cambio di noci di cola ed oro. Con loro hanno “trasportato” sensibilità artistiche e stili di vita, che ritroviamo in villaggi come Larabanga.
Visita del villaggio dove è stata conservata la più antica moschea del Ghana.
Mole é il nome della principale riserva faunistica del Ghana. Al suo interno sopravvivono elefanti, bufali, coccodrilli, leoni e diverse spece d’ucclelli e scimmie.
Notte in hotel
Giorno 12: L’oro degli Ashanti
Di buon mattino, passeggiata nel parco alla scoperta del suo ecosistema accompagnati da un ranger armato!!!
Kumasi è una città che puo’ vantare un passato ma anche un presente. Un passato, prima di tutto, centrato intorno ai re ashanti che dalla fine del 17° secolo ad oggi hanno mantenuto vive le tradizioni e la forza del popolo ashanti; il presente, rappresentato da floride attività economiche, che traggono profitto dalle oppurtunità offerte dalla foresta e dalle miniere d’oro soggiacenti.
L’incontro con la città comprenderà questi due aspetti tramite la visita al museo ashanti del centro culturale e la visita del mercato, uno dei mercati all’aperto più vasti dell’Africa Occidentale.
Notte in hotel
Giorno 13 : La costa degli schiavi
Kumasi é una « città africana ». In mezzo a questo formicaio umano cercheremo di cogliere da vicino qualche dettaglio che rende la città speciale: le costruzioni coloniali intorno al mercato, le insegne pubblicitarie dipinte a mano con uno stile originale che qualcuno non esita ad accostare all’urban art, il treno che attraversa il mercato e che a volte vi si ferma nel mezzo….La visita della città sarà riempita dall’attenzione dedicata a questi dettagli e ad altri ancora.
Il Museo del Palazzo Reale ci aprirà le porte, con la sua collezione unica d’oggettistica ashanti.
Trasferimento verso la costa.
Notte in hotel
Giorno 14 : Castelli della tratta
Cape Coast, Elmina: dei nomi legati alla storia dell’Africa, ma anche alla storia di tutta l’umanità. Nel 1482 Cristoforo Colombo e Bartolomeo Diaz arrivarono qui con una dozzina di caravelle per costruire un castello sotto l’autorità portoghese. I luoghi scelti erano legati alla possibilità di sfruttamento d’oro. Ecco l’inizio della storia d’Elmina: un castello, un porto, un villaggio, da cinque secoli in contatto con le popolazioni europee. Il castello che si visita oggi è il risultato dei lavori realizzati da Portoghesi, Olandesi, Inglesi e autorità locali. Nel corso della sua storia è stato utilizzato come magazzino d’oro, d’avorio, di legno pregiato, ma anche di schiavi. Oggi è considerato Patrimonio dell’Umanità. La città d’Elmina è un tipico porto di pesca con centinaia di grandi piroghe colorate che tutti i giorni affrontano l’oceano. I vicoli di quest’antico villaggio di pescatori ci faranno respirare un’atmosfera vivace e fuori del tempo. Le antiche costruzioni portoghesi, oggi abitate da dei locali, giacciono contrapposte ai templi delle “compagnie asafo”, in cui i guerrieri depositavano offerte votive.
Il canopy di Kakum, un ponte di corde assicurato a dei cavi in acciaio, rappresenta il ponte più lungo e più alto di questo genere in tutto il mondo. Da un’altezza di 30 - 40 metri si può avere una vista del tutto originale sulla foresta. Invece di mostrare i loro tronchi, gli alberi offrono allo sguardo le loro sommità slanciate alla ricerca di cielo e di sole.
Notte in hotel.
Giorno 15: Accra
Trasferimento a Accra. Free time per gli ultimi acquisti. Qualche camera in day use.
Trasferimento in aeroporto ed assistenza all’imbarco.
|
|