Al
calar del sole
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Appunti disordinati da un quaderno di viaggio tra Malawi e Tanzania
di
Renato Civitico
Miriam
Masai
"
.chi è questuomo che si aggira nelloscurità?
Un malintenzionato, un abitante del villaggio o semplicemente un uomo
in cerca di qualcuno? Miriam è un masai! Un uomo della savana
con un nome da donna e con una voce sottile e monotona. Parla con
una lenta cantilena che quasi mi addormenta
.. e poi questo
suo particolare atteggiamento poco marziale proprio non si addice
al suo attuale lavoro, quello di un guardiano notturno! E un
uomo della savana con una lunga tradizione alle spalle, i suoi avi
hanno vissuto cacciando bestie feroci, spostandosi lungo la savana
con mandrie di animali. E lui chi è
..? Proprio un guerriero
masai non mi sembra, e se arrivasse ora un animale feroce sarebbe
in grado di affrontare il pericolo? In mano tiene un arco e frecce,
pronto a venderlo al primo turista che sia pronto a spendere la cifra
che lui chiede. E poi? E poi tornerà a fabbricarne un altro,
ed un altro ancora
"
Chi sei?
E tu, chi sei?
Sono Mamadi, figlio di Diubaté.
Da dove vieni?
Dal
mio viallagio.
E
dove vai?
Allaltro
villaggio.
Quale
altro villagio?
Cosa importa?
Vado dovunque ci siano degli uomini.
Che fai nella vita?
Sono
griot, capisci?
Sono
griot, comera mio padre. Comera
il padre di mio padre. Come lo saranno i miei figli. E i figli dei
miei figli. Sono griot, mi capisci? Sono griot come al tempo dei padri.
Che aprivano il cuore al nascere del giorno. E la casa ospitale al
viandante sconosciuto. Attardato sulla via.
Sono progenie di Dieli.
Luomo cui suo fratello diede
La propria carne e il sangue
Per eludere la fame terribile
Pronta sul sentiero in fiamme della foresta
Con la maschera minacciosa del teschio della morte.
Sono figlio della Guinea,
Sono figlio del Mali,
Nasco dal Ciad o dal profondo Benin.
Sono figlio dellAfrica
Addosso ho un gran-bubù bianco.
Ei bianchi ridono vedendomi
Trottare a piedi nudi nella polvere della strada.
Ridono
Ridano pure.
Quanto a me, batto le mani e il grande sole dellAfrica
Si ferma sullo Zenit per guardarmi e ascoltare.
E canto e danzo,
E canto e danzo.
Francis Bebey
Griot, (cantastorie)
Assalto
frontaliero
"
alla frontiera ti aspetti di tutto, tranne di ritrovarti
completamente accerchiato da uomini e donne che vogliono venderti
tutta la loro merce. Vendono
qualunque cosa questi mercanti di frontiera. Hanno con sé,
statuine, animali di legno e collane di poco valore. E gente
povera che cerca di guadagnare qualcosa al passaggio di un mezzo di
trasporto tra la frontiera della Tanzania e quella del Kenya. E se
ci sono i turisti, la festa ha inizio, ma oggi non ho voglia dascoltarli.
Cè qualcosa nellaria che non mi piace, vedo laccanimento
nel vendere qualunque cosa. Ci sono tante persone attorno a me, ma
nessuno ha voglia parlare e per questo sono deluso
se incontrassi
queste persone nei loro villaggi sarebbero diversi rispetto a quello
che oggi sono qui? Le formalità da rispettare alla frontiera
sono lunghe e monotone, devo aspettare
"
(lungo
la via
)
The
end
"
terminato, finito, esaurito, ho concluso questo viaggio
e domani rientrerò a casa. Non ho voglia di tornare
e vorrei che questo viaggio durasse per molto tempo ancora. Mi piacerebbe
proseguire lungo le strade di questa nazione e navigare ancora su
questo mezzo meccanico per attraversare le lunghe distese verdi e
i dolci paesaggi africani, parlare con la gente e sedermi la sera
a bere una birra fredda. Vorrei ma non posso, domani mattina avrò
un nuovo motore più veloce che mi porterà in alto, verso
la mia ultima destinazione. Avrei continuato a viaggiare fino a raggiungere
il mare, e solo ora mi rendo conto che sarebbe stato il luogo più
bello per concludere questo lungo viaggio. Sulla riva mi sarei femato
a guardare lorizzonte ed avrei ripercorso con la mente tutta
la strada fatta. Sono pronto a riprendere il viaggio anche ora. Invece
mi fermo qui, ma sono contento per quanto ho visto e questo è
importante
."
"
Gandalf
salutò gli amici, saltò sul suo cavallo e, superato
il fiume, si lanciò al galoppo verso i monti e verso la sua
terra. I tre amici si allontanarono tornando verso casa senza mai
voltarsi. Non dissero una parola, ma ognuno traeva molta serenità
dalla presenza degli altri sulla lunga strada. Passarono infine i
poggi e presero la Via Orientale. Cavalcarono verso la terra di Buch
e ricominciarono a cantare. Poi Sam prese la via per Lungoacque e
tornò al colle; e di nuovo il giorno stava finendo. Vide una
luce gialla e del fuoco acceso. Il pasto serale era pronto e lo stavano
aspettando. Rosa lo accolse e lo fece accomodare e gli mise in braccio
Elanor sulle ginocchia. Egli trasse un profondo respiro "Sono
tornato" disse."
(Il
signore degli Anelli: Il ritorno del Re)
"
queste pagine sono per gli amici che hanno viaggiato con me, e a tutti
gli uomini che mi hanno stretto la mano lungo la via. Sovente erano
mani polverose o mani affaticate dopo lunghe giornate di lavoro. Le
ricordo con piacere e sento ancora la loro stretta possente sulla
mia. In seguito le mani si sono salutate per percorrere strade diverse,
ma ovunque, anche nei posti più lontani, le ho sempre ritrovate
e riconosciute..."
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