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DIARIO DI VIAGGIO IN EGITTO
di
Mauro Morelli
10/10
IL RITORNO La
visita del monastero è finita. Consapevoli che sta
per avere inizio il viaggio di ritorno, carichiamo i bagagli
sul pulmino e partiamo in silenzio. Il trasferimento sino
a Il Cairo, come tutti i viaggi di ritorno, si rivela come
la parte più noiosa e monotona dellintero tour.
Mi ricordo solo di ore e ore di deserto sassoso a destra e
a sinistra e niente altro. Nel pomeriggio inoltrato entriamo
al Cairo ma, coinvolti in un traffico intenso, arriviamo in
albergo, il solito, squallido, Atlas, solo verso le sette.
Dopo una necessaria doccia e un controllo della cassa comune,
decidiamo di dar fondo ad ogni residuo finanziario concedendoci
il lusso di una degna ultima cena in un tipico locale della
capitale, il ristorante Felfela Garden, segnalato
dalla Lonely come uno dei migliori del Cairo. Solite trattative
per concordare la tariffa con quattro taxi e anche per, memori
di quanto era successo per andare a Giza la prima sera, restare
tutti uniti. Ci riusciamo anche se, quando finalmente siamo
tutti a bordo, il motore di uno dei quattro taxi non si accende
più e quindi dobbiamo fermare gli altri tre e cercarne
un altro. Alla fine, tra una risata e laltra, ce la
facciamo e arriviamo dove richiesto. Il Felfela Garden si
conferma un piacevole locale, pieno di clienti egiziani e
stranieri. Tra lormai ennesima foto ricordo e un pensiero
allormai imminente ritorno a casa, gustiamo appetitose
melanzane ripiene, le solite salsine varie con ingredienti
sconosciuti , una piccante frittata con uova, carne e pomodoro,
arrosti misti di carne e soprattutto gli ottimi felafel (medaglioni
di verdura fritti). Concludiamo con un troppo dolce dessert
di riso e un caloroso brindisi ALLA FOLLIA!!!!! rivolto anche
alla povera Eleonora rimasta in albergo per un attacco di
febbre. Al mattino successivo, domenica 21 marzo, trasferimento
allaeroporto, saluti al fedele autista (grazie per averci
sopportato per 15 giorni e per averci scorrazzato senza problemi
per quasi 4000 chilometri) e partenza per Atene. Allaeroporto
di Atene, in un salone pieno di viaggiatori che ci guardano
stupiti e scettici, cantiamo per lultima volta la stupenda
e nostalgica melodia di "Cielito lindo" e ci dividiamo in
due gruppi: i nordisti diretti a Milano e gli altri diretti
a Roma. Del primo gruppo fanno parte: Adriana, promossa sul
campo allunanimità come una validissima capo
gruppo, anzi la migliore mai avuta a detta dei veterani di
Avventure; Debora, bancaria rampante e prezioso aiuto per
la capo gruppo; Stefano, anche lui bancario, tranquillo ed
educato, che ha piacevolmente sopportato la presa in giro
della sua somiglianza a Mr.Bean e infine Dimitri, il bello
del gruppo, che ha elegantemente sfoderato il suo guardaroba
di magliette e pantaloncini stretti. Il gruppo diretto a Roma
è invece formato da: Corrado e Matilde, coppia di indipendenti,
lui viaggiatore veterano, autonomo camminatore e accanito
fotografo; lei attenta e solitaria visitatrice di templi;
Giampiero e Lorella invece, ribattezzati Iside e Osiride per
il fatto di stare costantemente vicini luno allaltra
e sempre incredibilmente pronti, in ogni minima pausa o attesa,
a esporre il viso verso i raggi del sole; Stefania, simpatica
fiorentina, capace di rendere piacevoli le frequenti parolacce
che le scappavano dalla bocca e sicura promessa del reportage
fotografico; Eleonora, materna ostetrica del gruppo, rivelatasi
ottima nuotatrice e valida traduttrice simultanea dallinglese;
Mauro, detto Mimmi e poi ribattezzato Gioiello, lunico
ad essere capace di girare senza portarsi neppure un marsupio,
al contrario degli altri sempre carichi di pesanti borse e
zaini; Franco, lanima vivificatrice del gruppo, capace
di passare da momenti di grande allegria pieni di battute
irresistibili, a momenti di preoccupanti silenzi e anche a
momenti di vera poesia; e infine la famiglia Morelli, formata
da Grazia, Valentina ed io, pienamente soddisfatta e contenta
del viaggio e della prima esperienza con un gruppo di Avventure
nel Mondo. E così, con la promessa di ritrovarsi tutti
quanti tra un paio di mesi per vedere foto e diapositive,
decolliamo da Atene per lItalia con due voli separati.
EPILOGO Sullaereo per Roma, tra un ben ritrovato bicchiere
di vino e una punta di nostalgia per il viaggio ormai concluso,
scelgo, tra le impressioni di viaggio che ognuno di noi ha
scritto sul quadernetto-diario di Stefania, quella di Franco,
ispirata alla maledizione di Tuthankamon che a più
riprese aveva colpito Mimmi, suo compagno di camera: TRA STORIA
E LEGGENDA, TRA CIVILTÀ E MITO FRA SABBIA INFUOCATA
E ASPRE MONTAGNE, FRA TEMPLI GRANITICI E LENTE FELUCHE, UN
SOLO GRIDO DISTINSE IL GRUPPO DAGLI ALTRI MORTALI: " VO
A FALLA!!!" e ne approfitto per chiudere in allegria il diario
di questo magnifico viaggio.
Viaggio con un gruppo di Avventure nel Mondo
dal 6 al 21 marzo 1999
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